Massimo Stano settimo con 1h18:28, Francesco Fortunato undicesimo con il primato personale di 1h18:49. Questo il verdetto della 20 km di Taicang, classica internazionale di marcia andata in scena nella notte italiana tra venerdì e sabato.
Stano ha pagato gli sforzi dei primi dieci chilometri, dove aver viaggiato a lungo su ritmi da record del mondo, finendo per perdere in dirittura d’arrivo un paio di posizioni dopo aver veleggiato in testa.
Il campione olimpico di Tokyo 2020 ha marciato a 3’51” il primo km, poi 3’49” e 3’47”, ritrovandosi da solo in fuga. 19’06” il crono del 5° km, inferiore al recente record del mondo siglato dal compagno di allenamenti Yamanishi.
Nella seconda parte di gara è sopraggiunta nell’allievo di Patrick Parcesepe un po’ di stanchezza, nonostante il transito a metà gara fosse di 39’22”, inferiore al passaggio del record italiano. Nel finale, passo più lento e avversari in rimonta, mentre Francesco Fortunato, che ha dosato meglio le energie, ha chiuso con il terzo tempo di sempre sulla distanza dietro ai tempi di Stano e Alex Schwazer, a conferma dell’ottimo stato di forma che una settimana fa gli aveva consentito di stabilire il nuovo primato del mondo dei 5000 metri indoor.
La 20 km di Taicang è stata vinta dal cinese Wang Zhaozhao (1h17’30”), davanti ai connazionali Cui Lihong e Qian Haifeng.
Roberta Bruni vola a Clermont-Ferrand
Nella serata di venerdì grandi emozioni a Clermont-Ferrand. Roberta Bruni ha firmato il primato italiano indoor di salto con l’asta, volando a 4,70 nella gara vinta da Angelica Moser (4,76). Mondo Duplantis ha invece aggiunto un altro centimetro al suo inarrestabile abbonamento con i record del mondo, salendo a 6,27.

A Madrid, nessun acuto dagli italiani nell’ultima tappa Gold del World Indoor Tour: Elisa Molinarolo 4,55 nell’asta, Catalin Tecuceanu quarto negli 800 con 1’46″94, mentre Simone Barontini si è fermato in corso d’opera. 2’04″35 per Elena Bellò nella prova femminile, mentre si è ritirata Federica Del Buono nei 3000 metri. Ottavia Cestonaro solo 13,47 nel triplo, Vittorio Ghedina 8″02 nella batteria non superata dei 60 hs.
fonte FIDAL
foto Grana / Fidal