Questa settimana la World Athletics ha annunciato i cinque finalisti per il premio di atleta dell’anno 2023, che verrà consegnato il prossimo 11 dicembre all’interno del Galà dell’atletica mondiale.
In campo femminile la candidatura è avanzata per Faith Kipyegon, Shericka Jackson, Tigst Assefa, Yulimar Rojas e Femke Bol.
Tra gli uomini, in finale sono approdati Neeraj Chopra, Ryan Crouser, Mondo Duplantis, Kelvin Kiptum e Noah Lyles.
Ha suscitato non poche polemiche l’esclusione di Sha’Carri Richardson, che ai mondiali di Budapest ha conquistato la medaglia d’oro nei 100 piani e nella staffetta 4×100, e il bronzo nei 200 metri.
Moltissimi i fan della 23enne di Dallas che hanno postato sui social delle reazioni di protesta per la sua esclusione, sostenendo che avrebbe quantomeno dovuto rimpiazzare la Rojas, triplista venezuelana che non ha disputato la sua migliore stagione ma su cui ha inevitabilmente avuto grande risonanza in sede di votazioni l’oro di Budapest conquistato all’ultimo salto.
Anche in Spagna si è animato il dibattito attorno alla figura di Maria Perez. Anche in questo caso, addetti ai lavori e appassionati hanno espresso le loro perplessità sull’inclusione di Rojas tra le finaliste e l’esclusione di colei che è stata capace a distanza di pochi giorni di imporsi sia nella 20 km che nella 35 km di marcia, al pari del connazionale Alvaro Martin.