Simone Bertelli, dall’alto dei suoi 18 anni, si gode un periodo di meritato relax dopo il trionfo ai campionati europei under 20 di Gerusalemme, dove l’allievo di Riccardo Frati alla Safatletica Piemonte è stato capace di superare con la sua asta la misura di 5,40 al primo tentativo, salto che lo ha poi premiato quando a 5,50 né lui né lo svizzero Imsand sono riusciti a oltrepassare l’asticella.
Abbiamo sentito proprio il suo allenatore, Riccardo Frati: la stagione per Simone è quasi finita e il pensiero è già rivolto a come maneggiare con cura questo nuovo diamante dell’atletica italiana, in inverno capace di stabilire il record italiano juniores indoor con 5.51.
Riccardo, vi aspettavate proprio la medaglia d’oro?
“Ci aspettavamo di prendere una medaglia, anche perché Simone vantava la seconda misura all’aperto ed era il capofila indoor a livello mondiale”.
E’ stata una gara particolare, visto che non c’erano misure intermedie e che l’asticella si alzava di 10 cm per volta.
“Non potevamo impostare una strategia di gara, ma bisognava cercare di farcela al primo tentativo, ogni errore sarebbe potuto risultare fatale. Ecco perché quando Simone ha saltato 5.40 al primo colpo, si è rivelato quello che avevamo ipotizzato e cioè che per la medaglia era cosa fatta. Tra l’altro, abbiamo preferito partire subito con misure alte (5.20) perché lui più si parte basso e più fa pasticci, come a Molfetta. Poi lo svizzero, che aveva fatto un percorso netto, ha saltato 5.40 alla seconda prova, il polacco favorito (Gawenda) si è perso ma abbiamo avuto un altro outsider tosto come l’atleta turco (Tilki)”.
In cosa deve migliorare Simone?
“Deve arrivare più veloce allo stacco perché tende leggermente a frenare con il bacino e ad andare indietro di spalle. E poi in fase di ribaltamento, va molto in alto ma non ha ancora sufficiente profondità. Svilupperemo anche una maggiore rincorsa, passando con calma da 16 a 18 passi. E infine bisogna aumentare la rigidità dell’asta”.
Dove vedremo ancora Simone in questo 2023?
“Tendenzialmente la stagione è finita. Vedremo se ci sarà qualcosa a fine settembre, ma lui ha il concorso per la Guardia di Finanza e a questo darà la priorità”.
In Safatletica è sbocciato dunque un altro atleta di grande livello.
“Quest’anno abbiamo festeggiato i trent’anni di attività e diciamo che non possiamo lamentarci. Stiamo lavorando bene e ultimamente qui a Torino abbiamo tirato fuori grandi prospetti come Fassinotti, Manenti, Arese, Capello e lo stesso Bertelli”.
Foto Fidal