fonte Fidal
Si chiude con un successo il 2023 di Andy Diaz. Il primatista italiano del triplo festeggia la vittoria al Navarra Indoor Athletics, meeting indoor di Pamplona, con un salto a 16,90 in una gara affrontata con la rincorsa ridotta a soli sette passi, dimezzata rispetto a quella completa, e che di fatto dà il via alla nuova stagione al coperto.
È anche una prova di carattere per il portacolori della Libertas Unicusano Livorno, 28 anni compiuti il giorno di Natale, che al quinto tentativo riesce a pareggiare la misura ottenuta dal portoghese Tiago Pereira e viene premiato dalla seconda migliore prestazione, il 16,87 del primo turno in una serie proseguita al Navarra Indoor Athletics con 16,73 e 16,83, poi nullo il quarto e 16,61 all’ultimo ingresso in pedana.
Il campione della Diamond League per il secondo anno consecutivo, che al Golden Gala di Firenze con 17,75 è riuscito a togliere il record nazionale al coach Fabrizio Donato, come noto potrà indossare la maglia della Nazionale dal 1° agosto 2024.
“È un risultato migliore del previsto – commenta Andy Diaz dopo la gara al Navarra Indoor Athletics – perché con la rincorsa breve non credevo di avvicinare così tanto i diciassette metri e sono partito subito nel modo giusto. Se si considera che ho lasciato allo stacco una trentina di centimetri, questa gara mi fa capire che sono già in buona forma. Non c’è niente di meglio che concludere l’anno vincendo, anche dal punto di vista mentale, ma in realtà il 2023 deve ancora finire con gli allenamenti dei prossimi due giorni… Ora penso a continuare la preparazione e potrei fare un paio di gare prima degli Assoluti indoor di Ancona a metà febbraio che voglio onorare al massimo”.
Nella prima uscita stagionale l’astista Roberta Bruni riparte dalla quota di 4,30 superata alla seconda prova. Un test con rincorsa accorciata a dodici appoggi, ma soprattutto con l’obiettivo principale di lavorare sulla tecnica dopo un paio di mesi di allenamento svolti proprio a Pamplona sotto la guida tecnica del cubano Alexandre Navas.
In una serata cominciata a 4,10 senza problemi, arrivano poi tre errori a 4,40 con un’asta ancora troppo morbida per quella misura nella gara di debutto della primatista italiana, quest’anno capace di migliorare entrambi i suoi record con 4,62 al coperto e 4,73 outdoor. L’azzurra dei Carabinieri si piazza quarta mentre a imporsi è la spagnola Andrea San José, l’unica a saltare 4,40.
Foto Grana / Fidal