fonte FIDAL
Dopo un entusiasmante 2023, sta per cominciare un’altra stagione che Leonardo Fabbri e Zane Weir sperano sia da sogno.
Sono gli ultimi dieci giorni di lavoro in Sudafrica per il duo azzurro del peso, rispettivamente medaglia d’argento ai Mondiali di Budapest e oro agli Europei indoor di Istanbul, una coppia capace di riportare l’Europa del peso alle prestazioni che mancavano dagli anni Ottanta.
Per Fabbri (Aeronautica) la data dell’esordio è fissata a sabato 27 gennaio: il volo dal Sudafrica lo porterà direttamente in Polonia per partecipare alla Orlen Cup di Lodz, primo faccia a faccia con alcuni degli altri top continentali.
Tra gli atleti annunciati ci sono il campione d’Europa di Monaco di Baviera Filip Mihaljevic (Croazia) e i polacchi padroni di casa Michal Haratyk e Konrad Bukowiecki.
Il giorno dopo, sarà il momento del debutto stagionale per Zane Weir (Fiamme Gialle) e del bis per Fabbri, alla seconda gara in ventiquattro ore: la pedana è quella tedesca di Nordhausen, nel meeting interamente dedicato al getto del peso.
Per entrambi è un’agenda fitta di impegni, quasi tutti all’estero, che passerà anche per gli Assoluti indoor di Ancona (17-18 febbraio) e che porterà al primo appuntamento di lusso della stagione, i Mondiali indoor di Glasgow, dal 1° al 3 marzo, quando Fabbri e Weir saranno tra gli osservati principali.
I pesisti azzurri allenati da coach Paolo Dal Soglio stanno terminando la seconda tranche di allenamenti a Stellenbosch, dove hanno trovato caldo e condizioni ideali per prepararsi alle sfide degli Europei di Roma e delle Olimpiadi di Parigi.
La stagione passata li ha spinti nella top ten del ranking mondiale (Leo quarto, Zane ottavo), con pieno merito tra i colossi della specialità .
Nella notte magica di Budapest Fabbri ha impressionato con il 22,34 che gli ha consegnato una splendida medaglia d’argento, misura di fatto confermata nella finale di Diamond League a Eugene con 22,31.
Weir ha invece esultato a Istanbul con il 22,06 che gli ha messo al collo l’oro continentale al coperto e ha spedito il peso a un sensazionale 22,44 a fine stagione al meeting di Padova: c’era ancora il Muro di Berlino quando si era lanciato più lontano per l’ultima volta in Europa, il 22,55 di Ulf Timmermann dell’11 febbraio 1989.Â
foto Grana / Fidal