“Lui può tutto ed è difficile fare previsioni… perché può scendere subito sia nella velocità che negli ostacoli“. Queste, solo pochi giorni fa, le parole al telefono di Giorgio Frinolli a proposito del suo allievo Lorenzo Simonelli durante gli ultimi scampoli del raduno di Tenerife.
Difficile che un tecnico come Frinolli tenda a sopravvalutare i suoi atleti e si possa sbilanciare a tal punto. Conosce Lorenzo e sa bene cosa sia ci sia in quel motore. Che ieri, alla prima accensione in occasione del Memorial Giovannini di Ancona, ha rombato piuttosto forte nei 60 metri.
Il ragazzo dell’Esercito si è piazzato secondo in finale con il fantastico crono di 6″59 (a un solo centesimo dal minimo per i mondiali indoor di Glasgow) migliorando di 36 centesimi il precedente personale e firmando il decimo tempo italiano di sempre sulla distanza, peraltro a un solo centesimo dal primato nazionale under 23 di Filippo Tortu datato 2019. In batteria, il romano era già sceso a 6″65.
“Sono molto soddisfatto della gara di Lorenzo – spiega il tecnico Frinolli – Il crono è di assoluto livello internazionale e lo rende uno degli ostacolisti più veloci nel panorama mondiale. Adesso Lorenzo è consapevole di non essere inferiore a nessuno dei suoi colleghi ostacolisti e può aspirare a qualsiasi risultato. Siamo entrambi molto curiosi per la gara di sabato prossimo a Lodz, per il primo test tra le barriere alte”.
Per come sprigiona i cavalli sul tartan, verrebbe da dire che l’Italia ha il suo nuovo Jacobs. Ma piano con i paragoni. Di certo, anche sulla velocità pura, Simonelli aveva già dimostrato di saperci fare. Ricordate il 10″25 sotto l’acquazzone di Roma la scorsa stagione nei 100 metri?
La sua specialità prediletta restano per il momento gli ostacoli (a Espoo è stato argento nei 110 hs). E lui ha scelto lo sprint di Ancona proprio per preparare il debutto sui 60 hs di settimana prossima, a Lodz. Poi a inizio febbraio, ricorrerà i 60 piani ai tricolori Under 23.
“E’ un tempo che posso limare ancora” ha dichiarato nel dopo gara il 21enne che da ieri ha perso però il primato italiano juniores dei 60 hs con barriere da 106 cm ad opera del bergamasco Matteo Togni (7″79, superato il 7″82 di Simonelli).
Foto Chiara Montesano