fonte FIDAL
Firme internazionali nella sesta edizione di Udin Jump Development, il meeting di salto in alto nel ricordo di Alessandro Talotti, evento inserito nel circuito mondiale World Indoor Tour come tappa Challenger.
Si ripete il cubano Luis Enrique Zayas che conquista la vittoria per il secondo anno di fila con 2,26. Una misura superata al primo tentativo dal caraibico, tra i migliori specialisti in circolazione e quarto a Budapest nei Mondiali del trionfo di Gimbo Tamberi.
È ancora suo il successo al PalaBernes davanti al messicano Roberto Vilches, secondo a 2,21, mentre finisce terzo l’ucraino bronzo europeo Andrii Protsenko con 2,18. In chiave italiana, quinto posto di Eugenio Meloni (Carabinieri) a quota 2,15.
Nella gara femminile è la lituana Airine Palsyte, già campionessa europea indoor della specialità , a piazzare il salto decisivo di 1,88 dopo due errori per battere la turca Buse Savaskan (1,85).
Sul terzo gradino del podio riesce a salire la diciottenne Aurora Vicini (Cus Parma) con 1,85 alla seconda, prima di tre nulli a 1,88 con cui avrebbe eguagliato il personale dell’anno scorso. Stessa misura di 1,85 per Idea Pieroni (Carabinieri) e per la ceca Michaela Hruba, quarte a pari merito per averla ottenuta alla terza prova, e sesta Asia Tavernini (Us Quercia Dao Conad) con 1,82.
Tutti in pedana a Udine per celebrare la memoria di ‘JJ’, il grande saltatore azzurro che se n’è andato nel maggio di tre anni fa, ideatore della manifestazione. Tra gli ospiti la primatista italiana Antonietta Di Martino e l’ucraina ex iridata Inha Babakova, con il campione del mondo dell’asta Giuseppe Gibilisco e il primatista mondiale dell’alto Javier Sotomayor che assiste ai salti (1,95) del figlio Jaxier, classe 2007.