Gallery – Le più belle imprese dei mondiali

Abbiamo selezionato, tra i tanti momenti emozionanti, alcune immagini rappresentative dei campioni che hanno animato l’edizione numero 19 dei campionati mondiali disputati a Budapest. Buona visione!

E sulla pagina Facebook di Atleticamagazine.it potete votare tra i commenti quella che vi è piaciuta di più!

Noah Lyles
100, 200 e frazione conclusiva della 4×100: tre medaglie d’oro per l’americano, anche se non è riuscito a stampare i tempi (e i record del mondo) che aveva provocatoriamente promesso alla vigilia…


Josh Kerr
Il britannico ha dominato i 1500 metri, cogliendo uno degli ori più sorprendenti della rassegna, non fosse altro perché lo ha soffiato a sua maestà Ingebrigtsen.


Soufiane El Bakkali
Era tra i favoriti dei 3000 siepi ma battere il primatista del mondo Girma non era affatto facile. Lui sul rettilineo finale ha messo il turbo!


Alvaro Martin e Maria Perez
I marciatori spagnoli hanno siglato un’incredibile doppietta, monopolizzando la 20 km e poche ore dopo la 35 km.


Gianmarco Tamberi
Il capitano della Nazionale ha finalmente vinto l’oro che mancava nella sua bacheca, dopo europei e titolo olimpico. Semplicemente straordinario!


Miltiadīs Tentoglou
Si conferma il numero 1 del salto in lungo, grazie all’8.52 realizzato all’ultimo tentativo dopo una gara non facile.


Daniel Stahl
Anche lo svedese va a segno all’ultimo tentativo, scalzando dalla vetta del lancio del disco l’eterno rivale Ceh.


Sha Carri Richardson
Uno dei grandi personaggi di questi mondiali: dopo il tanto chiacchiericcio attorno alla sua complessa figura, l’americana torna e vince i 100 metri, è di bronzo sui 200 e trascina la staffetta veloce all’oro.

Katie Moon e Nina Kennedy
Rispolverano i fasti di Tamberi-Barshim, dividendo l’oro in una finale mai così avvincente del salto con l’asta.


Ivana Vuleta-Spanovic
La bellissima serba domina di prepotenza la pedana del salto in lungo e conquista un oro affatto scontato.


Laulaga Tausaga
Soffia la medaglia d’oro alla connazionale Allman ma quel che più sorprende è che si migliora di 5 metri rispetto al precedente personale.


Armand Duplantis
Un “Mondo” a parte. Non possiamo non inserirlo, perché dà sempre spettacolo. Stavolta si ferma a 6,10, ma continua a essere imbattibile.


Haruka Kitaguchi
Fa grande il Giappone con l’oro nel giavellotto conquistato anche in questo caso all’ultima opportunità.


Jakob Ingebrigtsen
Perde per eccesso di confidenza i 1500, ma si rifà con gli interessi sui 5000 con un’incredibile accelerazione negli ultimi metri ai danni dello spagnolo Katir.


Femke Bol
Non strappa la copertina per i suoi 400 ostacoli e nemmeno per la caduta che costa alla sua Nazione la 4×400 mista. E’ qui perché nella finale della 4×400 donne sorpassa a doppia velocità le avversarie e va a conquistare un oro incredibile per i Paesi Bassi.


Yulimar Rojas
La venezuelana patisce le pene dell’inferno in una delle finali sulla carta più scontate. Ma al sesto salto tira fuori la grinta della fuoriclasse per confermarsi al vertice del salto triplo, beffando Marina Bekh-Romanchuk.


Foto Getty Images da World Athletics for Media

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