Il mezzofondo veloce gode di estrema vitalità anche a livello giovanile, dove sono diversi gli atleti che si stanno mettendo in evidenza ponendo le basi per un futuro di sostanza. Di questo gruppo è entrata a far parte di diritto Lorenza De Noni, trevigiana di 18 anni portacolori dell’Atletica Silca Conegliano, che sabato scorso ha ricevuto il premio di Promessa dell’anno alla festa dell’atletica veneta.
La De Noni ha cominciato il 2024 in gran spolvero, approcciandosi alla nuova categoria con una freschezza e un’intelligenza tattica non scontate per un primo anno.
“Il riconoscimento ricevuto a San Bonifacio rappresenta per me un onore e al contempo una soddisfazione dopo la fatica fatta negli ultimi due anni – spiega Lorenza – Una bella iniezione di fiducia che mi dà la carica per la stagione in corso. Credo di aver intrapreso la strada giusta, sto lavorando anche sulla testa”.
L’allieva di Massimo Furcas, che in questi mesi si è strutturata fisicamente grazie all’incremento dei lavori di forza, esordirà all’Athletic Elite Meeting di Milano il 13 aprile. Avrà come principali obiettivi della stagione outdoor i campionati italiani di Rieti a fine luglio e i mondiali under 20 di Lima, previsti per fine agosto. “Ho già il minimo nei 1500 per il Perù, ma non è scontato andarci perché la concorrenza interna è tanta. Il posto in azzurro dovrò meritarlo”.
All’inizio di febbraio, la De Noni ha conquistato ad Ancona il suo primo titolo italiano juniores nei 1500 metri. Il giorno dopo, è stata argento negli 800. Il palmares nelle precedenti categorie giovanili è di quelli importanti, specie negli 800, con il filotto tricolore sia nei cadetti che negli allievi, senza contare il secondo posto agli Eyof nel 2022. Come dire: difficilmente Lorenza sbaglia un colpo. “Negli appuntamenti importanti sono riuscita sempre a difendermi bene, ma devo restare coi piedi per terra, ci tengo a mantenere l’umiltà”.
La trevigiana, che oggi frequenta il quinto anno del Liceo Marconi di Conegliano e si avvicina a grandi passi agli esami di maturità, ha scoperto il suo sport ai tempi delle scuole medie insieme al fratello, sebbene si respirasse già in casa aria di atletica con la mamma Veronica Piutti, che fu ottocentista azzurra. Da diversi anni lavora con Massimo Furcas, “tra di noi c’è tanta complicità, lui ripete sempre che allenatore e atleta stanno sulla stessa barca”.
Oltre alla pista, Lorenza De Noni ama la musica e suona il violino, “Palladio” il motivo che potrebbe accompagnare le sue vittorie nel mezzofondo. D’inverno, pratica lo sci di fondo: “Ma solo per diletto. Tecnica libera. A Dobbiaco. E seguo Chicco Pellegrino”.
Sugli idoli a cui ispirarsi nessun dubbio: “Femke Bol: si diverte ma è anche l’emblema della concentrazione e di come si prende sul serio la professione. E poi è una ragazza umile, che non sbandiera le sue vittorie”. Un po’ come Lorenza, altro talento candidato a illuminare il nuovo corso del mezzofondo azzurro.
foto Fidal
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Brava ragazza, vive lo sport con entusiasmo, impegno e buoni risultati.