Una gara completamente in controllo, disputata nei panni di assoluta favorita, ha restituito morale e fiducia ad Eloisa Coiro. L’allungo per aggiudicarsi il titolo italiano degli 800 metri, la mezzofondista delle Fiamme Azzurre, lo ha piazzato nei 200 metri finali, lasciando dietro di sé le avversarie Colajanni e Kabangu.
Il 2’03″71 fatto segnare al traguardo è un tempo su cui proseguire con serenità l’avvicinamento ai Giochi Olimpici, alla quale Eloisa accederà senza problemi tramite il 23° posto nel ranking mondiale.
Il mese di giugno si è dunque concluso con un sorriso per l’allieva di Emilio De Bonis, dopo l’amarezza degli Europei, quando Eloisa era stata eliminata in batteria al pari dell’altra azzurra Elena Bellò.
“Da una grande delusione – ha spiegato Eloisa subito dopo l’arrivo a La Spezia – bisogna sempre saper voltare pagina con estrema lucidità. Abbiamo analizzato con il mio staff tutto quello che non ha funzionato e che a Roma non ha rispecchiato l’atleta che sto diventando”.
La Coiro era stata protagonista di un inverno esaltante, che l’aveva vista correre al coperto, ai mondiali di Glasgow, in 1’59″76. Poi le due settimane in altura in Sudafrica e la preparazione per gli Europei dove non c’erano stati segnali di flessione.
“Abbiamo analizzato l’800 di Roma e ci siamo resi conti che non ci sono stati problemi di condizione fisica ma di interpretazione della gara, dove devo ancora migliorare. Il doppio giro di pista, poi, è forse la specialità più difficile e ogni minimo errore può costare caro”.\1
Tra meno di un mese ci saranno le Olimpiadi per la 23enne romana e al di là del piazzamento (l’ingresso in finale potrebbe essere già considerata una piccola impresa) l’obiettivo è mettersi definitivamente alle spalle la debacle degli Europei in casa e continuare la crescita dimostrata negli ultimi mesi, tornando possibilmente a correre sotto i 2 minuti. “Vedo Parigi come un’occasione per prendermi una rivincita e mettere in pratica tutto quello che sto facendo per crescere stagione dopo stagione”.
