Mettersi alle spalle gli alti e bassi dell’ultimo periodo e tornare al più presto in maratona per cancellare l’incidente di percorso che le ha fatto saltare Berlino. Giulia Sommi, dopo aver iniziato l’autunno in salita, guarda ora a nuovi traguardi. La vigevanese campionessa italiana della 42,195 km nel 2022, ripartirà dalla mezza maratona di Civitanova Marche, in programma il 3 novembre e valevole per il campionato italiano.
“Ho recuperato al meglio dal problema di agosto – spiega Giulia Sommi, allieva dal 2019 di Giorgio Rondelli – e darò il massimo per centrare l’obiettivo di centrare con la mia squadra, il Cus Pro Patria Milano, il titolo nazionale della mezza. Dopo Civitanova, individueremo insieme al coach la maratona da correre in inverno”.
Giulia ha dovuto rinunciare in extremis alla maratona di Berlino. Una scelta dolorosa ma inevitabile, dopo la contrattura al gluteo rimediata alla fine di agosto. “L’infortunio mi ha impedito di completare la preparazione. Mi mancavano ancora due lunghi di qualità ma abbiamo deciso di andare ugualmente a Berlino per fare un bel lungo di 32 km a 3’50”. Le risposte sono state abbastanza positive”.
Giulia, qual era l’obiettivo per Berlino?
“Correrla sotto le 2h40′ anche se era impensabile avvicinare il personale (2h35’05” del 2021) perché negli ultimi mesi ho avuto diversi stop e la forma non è mai stata eccellente. Mi è mancata un po’ di continuità, è stato un anno di alti e bassi e d’ora in avanti l’obiettivo è quello di tornare a viaggiare sui ritmi del 2022″.
L’ultima maratona, quest’anno, a San Felice del Circeo, la Maga Circe: terzo posto con 2h50’58“.
“Ero rimasta ferma a dicembre e sono arrivata praticamente senza preparazione specifica. E’ stato un buon test su ritmi più lenti”.
Trovare stimoli e ottenere risultati in maratona non dev’essere facile per una ragazza che come te non è un’atleta pro’.
“Dal lunedì al venerdì mi occupo per otto ore al giorno di social media marketing per un’azienda di Cybersecurity. Non è semplice conciliare il lavoro d’ufficio con la maratona. La mattina esco prestissimo di casa per andare a Milano, allenarmi alle 7 per poi andare in ufficio alle 9,30. Quando ci sono i doppi, corro dopo le 18,30. Nei due giorni a settimana di smartworking, ho la possibilità di fare delle sedute al campo di atletica di Vigevano. Complessivamente il volume settimanale si aggira attorno ai 130 km, ma d’estate arrivo anche a 150. Il lunedì lo dedico al fondo lento, mercoledì o giovedì ai lavori di qualità mentre il sabato o la domenica c’è il lungo”.
Cosa pensi del record di Ruth Chepngetich?
“E’ stata semplicemente pazzesca. Stiamo andando oltre i limiti di ciò che era pensabile fino a qualche anno fa. Ed è un record che vale di più di quello maschile. Quello che mi ha sorpreso di più è stato il miglioramento di oltre 4 minuti del suo personale”.
foto Fidal Lombardia