Matteo Togni e un anno di progressi vissuti al fianco degli assoluti

Ha solo 18 anni Matteo Togni, ma si è già messo in scia a Lorenzo Simonelli, candidandosi a suon di risultati al ruolo di prossimo fenomeno sugli ostacoli alti. In questa stagione, il bergamasco allenato da Mattia Folli ha vissuto due vite: quella di atleta junior, dove ha strappato all’attuale campione d’Europa i due primati italiani di categoria, prima nei 60 ostacoli al coperto (Ancona, 7″76), poi nei 110 ostacoli con barriere da 106 cm (Ginevra, 13″73). E quella di atleta assoluto, partecipando a diversi meeting italiani ed europei per confrontarsi e migliorare con gli atleti più forti.

Di Matteo Togni, portacolori delle Fiamme Oro cresciuto tra le braccia della Bergamo Stars, avevamo già parlato a lungo nei mesi scorsi. Di quanto sia un predestinato. Di quanto sia abile proprio nel valicare l’ostacolo. Di quanto sia stato necessario crescere dal punto di vista della struttura fisica.


Ma come prosegue questo percorso? Come va archiviata quest’annata ricca di spunti, gare e tempi incoraggianti? Lo abbiamo chiesto proprio al diretto interessato, atteso da sfide importanti nel 2025: a sensazione, un paio di maglie azzurre ma anche dagli esami di maturità (frequenta il Liceo Scientifico Natta di Bergamo).

Matteo, il tuo 2024 è stato un anno di grandi soddisfazioni e di significative esperienze.
“E’ stata la prima vera stagione corsa quasi interamente con gli assoluti, una scelta fatta in modo consapevole per sperimentare il più possibile quel che accadrà negli anni a venire. Sono soddisfatto per i record italiani under 20 e il podio tricolore ai campionati italiani assoluti di La Spezia, alle spalle di Simonelli e Fofana. Ma un bel traguardo è stato anche quello di entrare nelle Fiamme Oro. Speriamo che il 2025 sia migliore, soprattutto sulle barriere da 106 cm. Saranno ancora la priorità e le affronterò con più esperienza”.

Matteo Togni terzo a La Spezia.
Matteo Togni terzo a La Spezia. Foto Grana / Fidal


Il progetto di aumentare la massa muscolare come procede?
“Avevo tanto bisogno di metter su qualche chilo, la mia costituzione era troppo esile. La mia dieta ipercalorica, impostata dalla mia nutrizionista Giulia Baroncini, proseguirà fino all’inizio delle indoor con l’obiettivo di mantenere costante gli 80 kg di peso. Quest’anno poi ci sarà bisogno di più energie, essendo passato ai sei allenamenti settimanali e ai due di palestra”.

Grazie ai record italiani strappati a Lorenzo Simonelli, sei già considerato un possibile suo erede. Quanto è importante avere un campione di riferimento e quanto è importante a diciotto anni correre al fianco degli assoluti?
“Il confronto con chi ti sta davanti e va più forte è molto stimolante. Quest’anno, oltre ai raduni federali, ho partecipato a tanti meeting e ho avuto modo di seguire da vicino gli allenamenti di atleti di grande spessore. Lollo? Ci siamo incrociati a un paio di gare e scambiato qualche battuta in zona di riscaldamento. E’ proprio un bravo ragazzo…”.

Ai mondiali di Lima, con gli ostacoli a 1 metro di altezza, sei stato eliminato semifinale con il crono di 13″71 dopo aver corso in batteria 13″68. Si poteva fare meglio, no? Considerato che ai tricolori di Rieti eri sceso fino a 13″46…
“Direi di sì, purtroppo in Perù non sono riuscito ad abituarmi alle fredde temperature e in gara mi è mancato qualcosa”.

Matteo Togni nei 60 ostacoli.


Con quali obiettivi riparti per il 2025?
“Proverò a fare un po’ di ranking con il sogno di partecipare agli europei indoor di Apeldoorn. A livello di minimo, bisogna limare tredici centesimi rispetto al mio pb di 7″76. Vedremo, credo sia nelle mie possibilità”.

E per la stagione all’aperto?
“Vorrei fare un grande europeo giovanile a Tampere. Entrare in finale e lottare per le medaglie”.

Su cosa devi lavorare di più?
“Devo migliorare la partenza e altri piccoli dettagli che fanno la differenza in gara. Con il mio allenatore, siamo molto focalizzati sulla fase di superamento dell’ostacolo, con l’obiettivo di stare più alto per essere più dinamico”.

Matteo Togni come e quando è arrivato all’atletica?
“E’ successo tutto all’improvviso, nel 2020. Giocavo a calcio, nella squadra di Roncola di Treviolo, che dopo l’era del Covid si è sciolta. Non volevo rimanere a casa e ho cominciato a frequentare il Campo Coni. Sugli ostacoli ci sono arrivato grazie al mio allenatore, che ha catturato qualcosa nel mio gesto e ha capito che potevo esprimermi al meglio in questa specialità. Ha avuto ragione”.

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