Terza e penultima puntata del viaggio nella trionfante atletica italiana del 2024. Oggi tocca rivivere le emozioni dei concorsi, sebbene in alcune discipline bisogna recuperare terreno.
Otto nomi e momenti di gloria da ricordare con Mattia Furlani unico atleta capace di andare a medaglia nelle tre manifestazioni principali della stagione e di vincere meritatamente il premio di stella nascente mondiale.
Leonardo Fabbri tra i giganti
Il 2024 ha definitivamente consacrato Fabbri tra i migliori pesisti al mondo. Bronzo mondiale indoor a Glasgow, oro europeo a Roma, primatista italiano con i 22,98 ottenuti alle finali di Diamond League di Bruxelles, dove ha battuto per la seconda volta il campione olimpico Ryan Crouser. Già, le Olimpiadi. L’unica gara sciagurata dell’anno, che gli ha tolto il sonno per un po’. Si rifarà a Los Angeles.
Larissa che continuità!
Sempre tra le migliori, Larissa Iapichino, punto di riferimento mondiale del salto in lungo femminile sulle orme di mamma Fiona. Argento europeo a Roma, quarto posto a Parigi, il diamante della Diamond League. Un altro anno di crescita, il prossimo step i 7 metri.
Diaz, medaglia al primo colpo
Non poteva che avere il lieto fine la storia di Andy Diaz. Dopo un’annata complicata per qualche acciacco, l’ex cubano esordisce in maglia azzurra ai Giochi Olimpici e fa subito centro, con una medaglia di bronzo di grandissimo valore nel salto triplo. Nel mirino adesso i 18 metri…
Furlani per tutte le stagioni
Argento iridato indoor, argento europeo, bronzo olimpico in otto mesi nel lungo. A 19 anni. Il tutto condito dal record mondiale under 20, spostato da Savona a Roma da 8,36 a 8,38. Prepariamoci a vivere dieci anni di salti all’italiana.
Fantini, una notte da favola
Indimenticabile la serata europea di Sara Fantini, vincitrice della medaglia d’oro nel martello con 74,10. Peccato per la finale storta alle Olimpiadi, conclusa all’ultimo posto con una misura inferiore ai 70 metri.
Tamberi irriducibile
Nemmeno le coliche renali gli hanno impedito di essere in pedana, anche se per qualunque essere umano, seppur mezzo alieno come Gimbo, sarebbe stato impossibile fare di più. Il prima e il dopo la tragedia di Parigi sono la solita apoteosi. Tamberi è in grandissima forma e agli Europei fa il gladiatore quando a un passo dal baratro ritrova l’acuto e vince l’oro con 2,37, che resterà la migliore prestazione mondiale del 2024. Che il marchigiano conclude con il diamante a Bruxelles, giusto per ribadire chi comanda. Il futuro? E’ tutto da scrivere…
Dester e Gerevini, ritorno e primato
Compagni d’allenamento a Cremona (ma dal 2025 Dario si allenerà con la Nazionale tedesca in Germania), i due punti di riferimento delle prove multiple italiane rinascono dopo una lunga sequela di infortuni e agli europei di Roma piazzano i nuovi record italiani di decathlon ed eptathlon. Per Dester è un aggiornamento (da 8218 a 8235 punti), per la Gerevini, che in inverno aveva migliorato quello del pentathlon arrivando quarta a Glasgow, l’appuntamento è con la storia, dal momento che a cadere è il limite (vecchio di 25 anni) di Gertrud Bacher, ora fissato a 6379 punti.
Foto Grana / Fidal