Ospite della prima puntata del nuovo format video di Atleticamagazine.it è Alice Pagliarini, sprinter marchigiana che difende i colori delle Fiamme Gialle e che a marzo compirà 19 anni.
Alice ha esordito sabato scorso al Memorial Alessio Giovannini in quella che sarà la sua seconda stagione da juniores. La prima, dopo un inverno scintillante (7″36 nei 60 indoor), è stata caratterizzata dal brutto infortunio al legamento crociato posteriore, rimediato all’alba della primavera durante il raduno giovanile di Formia.
L’allieva di papà Andrea è stata costretta a saltare tutta la stagione, ad eccezione di una dimostrazione di grande volontà in occasione dei Campionati italiani di Rieti, dove ha voluto schierarsi al via con un paio di allenamenti alle spalle e firmando comunque un dignitoso 11″98 con il sesto posto in finale.
Dopo mesi durissimi, Alice è pronta a tornare protagonista nella velocità. Ad Ancona ha subito corso un incoraggiante 7″41 in batteria (poi 7″42 nella finale dominata da Kelly Doualla) e si prepara ora al doppio impegno (under 20 e assoluti) dei tricolori al coperto.
Nell’intervista qui sotto, la Pagliarini ripercorre il difficile 2024, ci svela alcuni dettagli dell’ultima preparazione condizionata da alcune particolari attenzioni da prestare al ginocchio e ci parla anche di un interessante progetto universitario. Premete play e buona visione!
Ecco i passaggi salienti dell’intervista ad Alice Pagliarini:
Sull’esordio di Ancona
“Una grande emozione tornare dopo questi mesi, ero molto agitata prima del via e non sono riuscita a esprimere tutto quello che sentivo. Eppure non sono andata lontano dal personale, nonostante durante gli allenamenti debba ancora evitare alcuni esercizi per non mettere a rischio il menisco”.
Sul ginocchio infortunato
“C’è ancora una lassità e, su consiglio del fisioterapista, almeno per le indoor mi dedicherò solo ai 60 metri e non anche ai 200, dove ci sono da mettere in conto la curva e il rialzo della pista”.
Sul rientro lampo di Rieti
“Sapevo di avere pochissime possibilità di andare ai mondiali Under 20, ma essendo una determinata, ci ho voluto provare lo stesso. Durante il periodo di inattività ho avuto uno staff che mi ha aiutato tantissimo, compreso la mental coach Giulia Momoli”.
Su Kelly Doualla
“Era la prima volta che la vedevo dal vivo. E’ stato bello gareggiare insieme a lei, è uno stimolo in più per tornare a correre forte dato che fino all’anno scorso forse ero abituata troppo ad essere la prima. E non vedo l’ora di correre insieme a lei una staffetta”.
Sull’università
“Quest’anno mi diplomo al Liceo Artistico in Arti Figurative ma all’università vorrei iscrivermi a Criminologia. Se dovessi proseguire il percorso intrapreso alle superiori, valuterei il Restauro. Ma ho ancora alcuni mesi davanti a me per decidere”.
foto cover YouTube di Grana / Fidal