Campionati italiani assoluti, Fortunato mondiale e super Inzoli. Assenti e streaming, così non va

La prima giornata dei Campionati italiani assoluti indoor di Ancona, con in palio 11 titoli, ha innanzitutto i volti di Daniele Inzoli e Francesco Fortunato.

Il portacolori dell’Atletica Riccardi si è aggiudicato il tricolore del lungo con la misura di 7,93, un salto normale se non fosse che il ragazzo ha sedici anni.
Inzoli, ora il sesto allievo di sempre in Europa, ha migliorato di tre centimetri il personale che aveva siglato lo scorso maggio all’aperto al meeting di Savona.

Ma impresa ancora più grande è quella firmata poco dopo da Francesco Fortunato, che con 17’55″65 ha sgretolato il primato del mondo dei 5000 metri di marcia su pista che apparteneva a Mikhail Shchennikov (18:07.08) e ovviamente anche il primato italiano di Ivano Brugnetti del 2007 (18:08.86).

Marcia di spessore anche al femminile, dal momento che Federica Curiazzi ha siglato la migliore prestazione mondiale dell’anno con 12:17.08 nei 3000 metri.

Negli ostacoli, senza rivali Giada Carmassi (8.02), più combattuta la gara maschile con lo spunto al fotofinish di Nicolò Giacalone su Hassane Fofana (entrambi a 7.82).

Nel salto in alto il titolo è del giovanissimo Matteo Sioli, che sale fino a 2,28 per aggiungere altri tre centimetri al personale. Roberta Bruni al successo nell’asta con 4,58, mentre a Larissa Iapichino, lontana dallo smalto dei giorni migliori, è bastata la misura di 6,69 nel lungo femminile.

Pasticcio televisivo: la diretta streaming non c’è

Meccanismi complicati per vedere in tv i campionati italiani assoluti di Ancona. Dopo una striminzita diretta da parte di Rai Sport (dalle 13,25 alle 15,05) a garantire la copertura doveva pensarci Atletica Italiana Tv, che da qualche mese si appoggia a Sportface. Ma la diretta streaming fa acqua da tutte le parti ed è stato pressoché impossibile seguire il resto del programma pomeridiano.

Ecco uno screenshot del sito Sportface:

Diciamo che l’atletica italiana e il suo movimento in piena ascesa meriterebbero molto di più.

La polemica sugli assenti: ha ragione Mei, ora i fatti

Ai microfoni di Rai Sport, il presidente Stefano Mei è anche intervenuto sulla questione dei tantissimi big assenti alla manifestazione. Il numero uno federale ha mostrato il proprio disappunto soprattutto sui forfait dell’ultim’ora, di fatto non rimpiazzabili. Urge una modifica dei regolamenti e minimi più tolleranti per non massacrare in partenza un evento già parecchio snobbato e dare spazio ad altri atleti.

Bisognerebbe anche ricordare ai tanti azzurri che non si sono presentati al PalaCasali (ma non ce l’abbiamo con gli infortunati, ci mancherebbe) che molti di loro appartengono all’Athletic Elite Club, il progetto che prevede per ciascuno di essi un sostegno economico da parte della federazione. Ecco, magari sarebbe il caso di introdurre delle penali di una certa rilevanza in caso di diserzione, specie se ingiustificate e maturate proprio a poche ore dal via.

Ma chi sono gli assenti ad Ancona? I nomi più altisonanti (e noti da tempo) sono quelli di Furlani, Tamberi, Battocletti, Jacobs, Ali, Arese, Tortu, ma a questi occorre aggiungere chi negli ultimi giorni – ripetiamo, per svariate motivazioni – sono rimasti a casa: da Melluzzo a Diaz, da Simonelli a Derkach passando per Tecuceanu, Sottile, Accame, Zenoni, Del Buono e il povero Stecchi, oggi operato al tendine d’Achille.

info su fidal.it

foto Grana / Fidal

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