Daniele Orlando a tutto gas: “Ho lasciato il calcio per l’atletica. E in pista voglio sempre vincere”

Daniele Orlando si era presentato alla sua prima stagione da juniores con un quinto posto nei 100 e una mancata qualificazione alla finale dei 200 metri agli ultimi campionati italiani allievi. Ai tricolori indoor di Ancona, il 17enne di Torre Annunziata ha cambiato marcia con una fantastica doppietta nei 60 e 200 metri (con tanto di personal best) che non è passata inosservata.

“In pochi mesi, da quando ho cambiato guida tecnica passando dall’Atl. Portici all’Atl. Agropoli, ho compiuto il salto di qualità” fa notare Orlando, che poche settimane più tardi ha rappresentato l’Italia nel triangolare di Metz abbassando ulteriormente il pb nella distanza più corta correndo in 6″74.

Eloquente anche il suo miglioramento nei 200: in inverno ha spazzato via il 21″68 all’aperto del settembre scorso correndo in 21″32. Più di tre decimi ottenuti in sala, aprendo interessanti scenari per i prossimi mesi…

Pendolare da Torre Annunziata a Napoli

Daniele Orlando è ora allenato da Corrado Agrillo e Luciano Caputo. Svolge sei-sette allenamenti settimanali e per seguire la sua passione si sposta tutti i giorni da Torre Annunziata a Napoli: “Mi alleno al Collana e al Virgiliano, in primavera magari capiterà di andare qualche volta al Maradona. Mi accompagna mia mamma: fa un sacrificio enorme” sottolinea Daniele, ambizioso come pochi e legatissimo al calcio, non solo per i trascorsi ma anche per il tifo verso Napoli e Savoia, lo storico club della sua città.


Daniele, dall’estate scorsa possiamo dire che ci sia stata una trasformazione?
“E’ grazie allo sviluppo della base aerobica, che in precedenza veniva totalmente trascurata, e a un altro modo di lavorare in palestra. I risultati si sono visti soprattutto nei 200. I margini di miglioramento sono ampi e ora bisogna aumentare i carichi. Ma la strada intrapresa è quella giusta”.

Dopo la doppietta ai campionati italiani ci hai tenuto a ringraziare, tra gli altri, Mario Marzano.
“E’ il mio vecchio mister. A lungo ho alternato due allenamenti settimanali di atletica e tre di calcio. Giocavo ala destra, nel Sant’Anastasia. E’ stato lui dopo l’11″31 corso nei 100 a Salerno nell’aprile del 2023 a suggerirmi di puntare più sull’atletica per il futuro. Quando ho fatto questa scelta, mi sono ispirato a Lorenzo Patta. L’ho anche contattato su Instagram. Mi ha detto che anche a lui sarebbe piaciuto continuare a giocare a pallone. Ma che non si è mai pentito di aver proseguito con la pista, che l’ha poi ripagato con il titolo olimpico della staffetta”.

L’altra persona che hai citato su Instagram è il prof. Luigi Chierchia.
“Il primo passo verso l’atletica è stato fatto in occasione dei miei test per passare al Liceo Sportivo Pitagora dopo aver frequentato l’indirizzo di Scienze Applicate nel biennio. Feci subito 7 secondi nei 60 metri e il prof è stata una figura importante per i miei inizi”.

Hai esordito anche in Nazionale, nell’incontro under 20 di Metz. Come l’hai vissuta?
“Con serenità, sapendo di arrivarci in ottime condizioni. Non sono né ansioso né scaramantico. E non mi metto mai sotto pressione. Nella finale ho sbagliato, avrei potuto fare un tempo ancora migliore. Ma so cosa c’è da aggiustare”.


Cosa c’è nei piani adesso?
“Credo di poter andare lontano come duecentista. In soli quattro mesi di lavoro specifico ci sono stati grandi passi in avanti. Saranno la mia distanza preferita ma spero di testarmi presto anche nei 400”.

E in estate?
“L’obiettivo è quello di andare agli europei di Tampere. Non so adesso quanto possa valere outdoor ma se andrò in Finlandia, è sicuro che vorrò battere tutti. A me non interessa partecipare. Ho sempre puntato in alto e le gare voglio vincerle”.

Cosa ti piace fare nel tempo libero?
“In questo momento ho in testa solo l’atletica, voglio grandi risultati. Sono un appassionato di informatica, è per questo che avevo iniziato in Scienze Applicate. Però ho già le idee chiare per il prosieguo degli studi: vorrei indirizzarmi verso Medicina”.

foto Grana / Fidal

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