Alex Yee alla Maratona di Londra: il sogno dell’oro olimpico di triathlon sta per realizzarsi

Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando il piccolo Alex faceva di tutto per qualificarsi alla Mini London Marathon e rappresentare il suo quartiere alla manifestazione che consentiva ai più piccoli di correre le ultime tre miglia del percorso di maratona. E’ accaduto quattro volte, tra il 2010 e il 2015. Dieci anni dopo, Alex Yee, ragazzino dagli occhi parzialmente a mandorla, padre dalle origini cinesi e mamma britannica, è pronto a realizzare il sogno di una vita: correre la maratona di Londra sulle strade di casa.

Misurarsi per la prima volta sulla distanza di 42K è la nuova sfida di Yee. Otto mesi fa, il 27enne cresciuto a Lewisham, nel sud-est della City, si laureava campione olimpico nel triathlon a Parigi, al termine di un’incredibile rimonta in cui riuscì a recuperare 14 secondi al neozelandese Wilde negli ultimi tre km della frazione di corsa, confermandosi il miglior triatleta in circolazione dopo aver vinto anche due medaglie a cinque cerchi nella staffetta mista (oro a Tokyo e bronzo a Parigi) e l’argento individuale quattro anni fa.

Adesso Alex, nell’anno post-olimpico che di solito è quello che si presta di più alle sperimentazioni, ha deciso di andare oltre i propri limiti. Vivere l’entusiasmo dell’ignoto. Scoprire di più sulle proprie capacità fuori dalla comfort zone, senza per questo trascurare la sua disciplina. Los Angeles 2028 è già nella testa, ma il percorso per adesso può prevedere delle variazioni. “Imparare è fondamentale per essere un atleta d’élite, e se non lo fai, non credo che tu possa progredire e crescere” ha dichiarato nelle ultime ore.

Il test sulla maratona lo metterà di certo con le spalle al muro. Alex, nelle gare di triathlon, percorre di solito 1500 metri a nuoto, 40 km in bici e gli ultimi 10 di corsa. Proprio sui 10K è tornato in questo inverno, correndo a Valencia con un ottimo 28’07”, alla media di 2’48” al km. In pista, sette anni fa, aveva saputo far meglio: 27’51″94. Cosa riuscirà a combinare sulla distanza più di quattro volte superiore? E’ sicuramente uno dei grandi motivi di interesse della major di domenica prossima.


Gli allenamenti di Alex Yee per la maratona di Londra

Alex Yee, nelle ultime settimane, ha rilasciato diverse interviste ai media britannici, rivelando alcuni aspetti della sua preparazione per la maratona di Londra. L’oro olimpico del triathlon non ha chiaramente rinunciato all’approccio multidisciplinare, continuando a battere la via del cross training.

Il programma di allenamento settimanale svolto nel quartier generale di Loughborough ha previsto cinque ore di piscina, otto-nove ore in bici e circa 130 km di corsa, ben lontano dagli standard dei maratoneti puri.

Rispetto alle consuetudini, ha ridotto i volumi di nuoto e ciclismo ed eliminato le doppie sessioni di corsa breve, aumentando però i km nell’unica sessione prevista e dedicandosi a più lavori specifici che potessero sviluppare ulteriormente la sua base aerobica.


Al termine di uno degli allenamenti chiave per la maratona di Londra, lo sponsor Coros ha rivelato che la frequenza cardiaca alla soglia di Alex è compresa tra 172 e 184 bpm, il che gli consente di mantenere un ritmo di circa 3:02/km. In proiezione significherebbe finire la gara tra le 2h08′ e le 2h09‘, obiettivo cronometrico decisamente ambizioso per il debutto.

Due settimane fa, Alex Yee ha corso un lungo di 38 km, di cui 30 al ritmo gara. Un altro allenamento chiave verso Londra è stato un progressivo di 30 km corso a un ritmo medio di 3’07″/km. In quella sessione di training, Alex ha cercato di simulare l’esperienza di gara, partendo alle 9:35 del mattino, la stessa ora dello start ufficiale della maratona di domenica.

Alex ha percorso i primi 5 km in 17’21” (frequenza di 143 bpm) per poi aumentare il ritmo nei successivi 20 km a una media di 3’04″/km (frequenza cardiaca di soglia a 172 bpm). Negli ultimi 5 km ha poi mantenuto un ritmo inferiore alla soglia a una media di 2’58″/km con il tempo di 14’50”.

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