La Maratona di Londra 2025 si è rivelata una delle prove più attese e scoppiettanti della storia. Il primato del mondo, alla fine, non è arrivato dalla prova maschile ma da quella femminile, grazie alla monumentale gara di Tigst Assefa, capace di giungere all’arrivo in 2h15’50”, la più veloce di sempre in una maratona di sole donne e dunque senza la scia di lepri (o compagni di viaggio) uomini, “categoria” dove invece resiste – e chissà ancora per quanto tempo – il 2h09’56” firmato da Ruth Chepngetich a Chicago.
L’Italia, che ha registrato ben 806 atleti al via e incassato il ritiro in corso d’opera di Yeman Crippa, ha fatto festa con il nuovo primato italiano di Sofiia Yaremchuk. La portacolori dell’Esercito ha chiuso in 2h23’14“, abbassando il suo precedente limite di 2 secondi.

Ma cos’altro ci ha detto la Maratona di Londra 2025? Scopriamolo attraverso cinque verità…
Sabastian Sawe è il maratoneta più solido del momento
Il keniano Sawe si è già trasformato in un maratoneta coi fiocchi. Dopo aver dominato in mezza maratona, Sabastian ha esordito sulla distanza regina a Valencia con un incredibile 2h02’05” e si è confermato al vertice del movimento a Londra, grazie a uno stratosferico 2h02’27” (secondo crono della storia a Londra) e a una seconda metà di gara impressionata chiusa in negative split (60’57”).
Jacob Kiplimo: buona la prima, per le sub-2h serve tempo
Tutti si aspettavano una grande prova anche da Jacob Kiplimo, indicato dagli addetti ai lavori come il prossimo uomo capace di avvicinare o abbattere il muro delle 2 ore. Per entrare nella leggenda, ci sarà tempo. Ma l’ugandese, all’esordio in maratona, ha dimostrato di avere la pasta del supercampione, chiudendo al secondo posto con un significativo crono di 2h03’37“.
Kipchoge, siamo ai titoli di coda?
Le 2h05’25” (e il sesto posto all’arrivo) di Eliud Kipchoge restano, per un 40enne, un risultato clamoroso. Ma dopo una metà di gara condotta brillantemente nel gruppo di testa e un passaggio alla mezza in 1h01’31”, al campionissimo keniano è mancato il cambio di passo. Segno che anche l’età ha il suo peso. Dopo il decimo posto di Tokyo e il ritiro a Parigi 2024, è arrivato il terzo indizio: d’ora in avanti non sarà facile rivederlo a braccia alzate in una major, almeno con cast di questa fattura. Il re si prepara ad abdicare?

Sì Yeman, la maratona è una brutta bestia
La maratona del trentino è durata solo 30 km. Non sappiamo ancora se sia sopravvenuta una problematica di natura fisica (sui social ha parlato di una fitta), ma è più probabile che a Yeman si sia accesa la spia rossa delle energie dopo aver provato a lungo un ritmo esagerato nella prima parte di gara (2’58″/km), con il passaggio alla mezza in 1h01’55“. La fatica può aver presentato il conto. Siamo certi che dopo il flop di Parigi, Yeman – che ha preparato al meglio Londra – farà tesoro anche di questa esperienza. Sì, la maratona è proprio una brutta bestia, anche quando pensi di conoscerla già a puntino.
La più ambita, la più “finita”
Il record del mondo women-only di Tigst Assefa non è stato il solo primato della domenica londinese. La maratona di Londra ha infatti battuto il record di atleti arrivati al traguardo, superando i 55.646 finisher di New York (novembre 2024) e i 54.280 finisher di Berlino (settembre 2024).

Foto Diemer / London Marathon
A concludere infatti la Maratona di Londra 2025 sono stati 56.443 runners. Secondo le autorità inglesi, 800 mila persone hanno partecipato a bordo strada all’evento, circa 60 mila in più rispetto all’edizione del 2024. Un oceano di gente, la festa di una maratona che per il 2025 aveva ricevuto ben 840.318 richieste di partecipazione a fronte dei circa 56 mila pettorali a disposizione.
Va ricordato come gli organizzatori quest’anno abbiano alzato di un quarto d’ora il tempo massimo richiesto, da 7h45′ a 8 ore. A Berlino, ad esempio, il limite è di gran lunga inferiore: 6 ore e 15 minuti.
più info sulla maratona di Londra sul sito ufficiale