In attesa di buone notizie da Caorle, dove sono in corso di svolgimento le finali allievi, Alberto Milardi non può che gongolare dinanzi alla storica doppietta centrata dalla sua Atletica Studentesca la settimana scorsa ai societari Under 23 di Modena.
Un successo netto, soprattutto al maschile, che ribadisce la consistenza di un club capace da decenni di sfornare un talento dopo l’altro – l’ultimo in ordine cronologico, Mattia Furlani – e perciò essere punto di riferimento per l’intero movimento italiano.
“E’ stata la miglior conclusione possibile per una stagione importante – sottolinea Alberto Milardi, direttore tecnico della Studentesca di Rieti – Siamo stati gli unici ad avere sei formazioni su sei nelle finali scudetto societarie disputate a Palermo, Perugia e Modena. La doppietta nei campionati di società under 23 non era mai riuscito a nessuno. E fa piacere averla centrata a Modena, dove cinque anni fa centrammo la doppietta tra gli Assoluti”.
Diversi i successi inanellati dalla Studentesca in terra emiliana, che hanno esposto in vetrina gli atleti più promettenti in seno al club reatino: da Tommaso Maniscalco (800 metri) a Lorenzo Mattei (martello), da Federico Bonanni (asta e 100 hs) a Federico Morseletto (triplo), passando per Livia Caldarini (1500) e per l’uno-due di Camilla Duri (100-200).
“In campo maschile eravamo nettamente i favoriti, mentre per quanto riguarda il settore femminile devo fare i complimenti ai miei tecnici perché hanno presentato una squadra prontissima nonostante fossimo già a ottobre”.
Sulle individualità, Milardi ricorda che “Bonanni ha sostituto egregiamente Dentato, infortunatosi una settimana fa battendo contro un ostacolo”, che “Livia Caldarini è un’atleta che fa la differenza e merita presto una grande occasione”, “che Morseletto è riuscito a vincere il triplo con dieci appoggi e nonostante una stagione sfortunata: ha avuto troppi acciacchi, speriamo che il prossimo anno sia il suo” e che “Camilla Duri, straordinaria a Palermo con 11″82, si era un po’ persa a Grosseto quando era in odore di Nazionale ma che si è fatta trovare pronta a Modena dimostrando di essere un grandissimo talento”.
Un ultimo pensiero, infine, su Andrew Howe (appena tornato, a sorpresa, alle competizioni) e Roberta Bruni (fresca di cambio coach) entrambi cresciuti nella Studentesca: “Per Andrew non sarà affatto semplice tornare a saltare sugli 8 metri. Se dovesse farcela, allora la sua sarebbe una storia da serie tv. Roberta? Dispiace che nell’anno olimpico sia andata in Spagna. Ma avrà avuto le sue motivazioni”.