A Catania per ritrovarsi, dopo un’annata tutt’altro che semplice. Alessia Pavese, sprinter azzurra e pilastro della staffetta 4×100, ricomincia dal prof. Filippo Di Mulo. Dopo sette anni trascorsi sotto la guida di Alberto Barbera, la 26enne di Alzano Lombardo portacolori dell’Aeronautica ha voluto dare una sterzata alla propria carriera, nel tentativo di ritrovare quelle sensazioni che nel 2023 l’avevano portata a correre i 100 metri in 11″35 ed essere frazionista protagonista del primato italiano (42″14) ai mondiali di Budapest del 2023.
Il 2024, per Alessia Pavese, è stato tutto in salita a causa di problemi al nervo sciatico e alla schiena che non le hanno consentito di esprimersi ai livelli che le competono (il crono non è mai andato sotto gli 11″52 corso a Dessau nel mese di maggio subito dopo i mondiali di staffetta alle Bahamas) e di scendere in pista a Parigi 2024 con la staffetta in cui ha ceduto il posto da titolare all’emergente Arianna De Masi.
Ora la grande occasione di tornare in alto all’ombra dell’Etna, assistita da un tecnico di sicuro affidamento come Di Mulo e in un gruppo stimolante, che annovera come capofila quel Matteo Melluzzo neo campione italiano e capace di mettere in mostra i propri progressi con 10″12 sul rettilineo.
A Catania, tra il Campo Scuola di Picanello e le strutture del Cus, si allenerà da quest’anno anche il fidanzato di Alessia Pavese, Filippo Randazzo. L’ex allievo di Carmelo Giarrizzo, portacolori delle Fiamme Gialle, a causa di una serie di malanni fisici è costretto a mettere in soffitta il salto in lungo, la specialità della casa, dov’era tornato sopra gli 8 metri a ridosso degli Europei di Roma.
Con Di Mulo, Randazzo tenterà la carta della velocità per rilanciarsi: quest’anno aveva corso i 100 metri in 10″34 a Savona ma con +2.1 di vento a favore e un 10″60 a Palermo (il suo PB risale al 2021, 10″23).
Si susseguono dunque le notizie sui cambi di allenatore, anche se difficilmente si toccheranno i numeri della passata stagione. In questo contesto, il mondo dello sprint occupa sempre un ruolo di prim’ordine. A breve infatti conosceremo il destino di Chituru Ali, che a sorpresa ha interrotto il rapporto di collaborazione con coach Claudio Licciardello nell’anno del 9″96 e dell’argento europeo.
Resterà in Italia, nell’anno della nascita del primogenito? O ha già la valigia pronta, magari per andare Oltreoceano replicando quanto fatto un anno fa da Marcell Jacobs? Entro pochi giorni la verità.
foto Grana / Fidal