Dal trionfo di Alessio Coppola al record europeo della staffetta femminile. Anche l’ultima giornata degli Europei Under 18 di Banska Bystrica è stata foriera di medaglie e grandi prestazioni da parte degli azzurrini, capaci di aggiungere alla già prestigiosa collezione inaugurata venerdì scorso altri sette piazzamenti sul podio. In totale fanno 15 medaglie: 7 ori, 3 argenti e 5 bronzi per un sensazionale primo posto nel medagliere.
Si parla tanto di effetto Roma per sottolineare come i trionfi degli Europei assoluti in casa abbiano dato nuova linfa al movimento. Ma a prescindere dall’entusiasmo generato dalle 24 medaglie dell’Olimpico, occorre rimarcare come i successi di Banska Bystrica partano da più lontano e affondano le radici nelle tante società disseminate sul territorio e sul lavoro che stanno portando avanti nuovi tecnici, bravissimi a indirizzare al meglio i ragazzi e a inserirsi nel contesto della nuova atletica internazionale.
Oltre al tradizionale forziere della marcia, l’Italia dei giovani ha dominato nella velocità grazie a nuove forze arrivate non solo da sodalizi e allenatori sulla breccia da molti anni (come l’Atletica Bergamo di Elisa Valensin e le varie realtà romane che hanno promosso Escalona e Villa) ma anche da luoghi meno centrali al movimento, come la Sardegna con Frattaroli e Nappi, la Sicilia di Elisa Valenti e Vittore Borromini, che si allena al rinomato Tuscany Camp di un altro siciliano, Giuseppe Giambrone, o l’Umbria di Margherita Castellani.
Le basi per il futuro ci sono già: bisogna solo continuare in questa direzione anche per i prossimi anni (a proposito, i prossimi europei allievi saranno a Rieti, nel 2026) affinando il dialogo centro-periferie, aumentando gli scambi e le occasioni di confronto, aiutando tutti i club, da Bolzano a Siracusa, dal più prestigioso al novizio.
Ma cosa ci ha regalato l’ultima giornata dei Campionati? Beh, una sfilza di emozioni difficili da dimenticare. A cominciare dalla staffetta femminile a distanze crescenti letteralmente dominata da Viola Canovi, Margherita Castellani, Laura Frattaroli ed Elisa Valensin con il record europeo allievi di 2:05.23.
E poi il trionfo della solita marcia, con il triestino Alessio Coppola oro in 21’01″44 e il brianzolo Nicolò Vidal medaglia di bronzo. E ancora, gli argenti di Francesco Crotti nel triplo (15,49) e di Vittore Borromini, promessa del mezzofondo, nei 3000 metri (8’09″01).
Infine, il bronzo nei 400 hs di Tommaso Ardizzone, che con 51″38 ha tolto il primato italiano di categoria ad Alessandro Sibilio e a Matteo Beria, e della staffetta svedese maschile corsa da Fabrizio Caporusso, Daniele Inzoli, Tommaso Carfagna e Daniele Salemi (1:52.02)
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foto Grana / Fidal