Ci siamo. La spedizione italiana capitanata da Tonino Andreozzi, vice direttore tecnico per le squadre giovanili, accende i motori. Oggi, sia da Roma che da Milano, sono programmati i voli per Madrid, tappa intermedia del viaggio che condurrà i 60 azzurrini verso la capitale peruviana, sede dei mondiali under 20 di Lima.
Le gare cominciano il 27 agosto, ma è bene muoversi in anticipo per acclimatarsi e smaltire il fuso. Con Tonino Andreozzi e i principali talenti di casa nostra, viaggeranno anche, come abitudine, gli allenatori dei ragazzi che figurano tra i primi otto posti delle liste mondiali e quindi idealmente da finale: “Un modo per dare valore alla meritocrazia e ai risultati conseguiti” sottolinea Andreozzi, negli ultimi giorni nell’occhio del ciclone per aver convocato diversi Allievi (da Valensin a Inzoli, ndr) per partecipare a una manifestazione di categoria superiore.
“E’ sempre stato così – spiega Tonino Andreozzi – E a sollevare un polverone sono le persone che fino all’anno scorso non hanno detto nulla quando a essere convocati erano stati i propri allievi. La storia dell’atletica italiana è piena di questi precedenti. Non serve andare troppo indietro per ricordare come Gabriella Dorio abbia esordito a 16 anni in Nazionale assoluta o come Andrew Howe partecipò a un mondiale under 20 da giovanissimo. I mondiali junior sono campionati aperti a tutti, quest’anno agli atleti nati dal 2005 al 2008. Il nostro regolamento è sempre stato chiarissimo”.
Per guadagnarsi uno dei due posti disponibili per ciascuna specialità , lo ricordiamo, è innanzitutto necessario conseguire il minimo stabilito dalla federazione. E’ buona prassi che il primo slot venga occupato dal campione italiano di categoria, mentre per il secondo ci sia discrezionalità e vengano fatte delle valutazioni tecniche.
“Se un allievo va più forte di uno junior, è giusto che vada ai mondiali. Sarebbe sbagliato il contrario, perché significherebbe non ragionare su un percorso a lungo termine” ribadisce Andreozzi.
“Noi la categoria under 20 la salvaguardiamo portando in ogni caso il campione italiano, anche se in possesso di un minimo risicato. Ma è giusto premiare anche gli altri giovani meritevoli e dare loro l’opportunità di fare esperienza internazionale. Sono sempre stato superpartes, facendo gli interessi del movimento”.
Due i casi che hanno scatenato maggiormente le polemiche. L’esclusione di Clarissa Vianelli, quattrocentista cui è stata preferita l’astro nascente Elisa Valensin, campionessa europea under 18 dei 200 metri, e quella di Maria Giulia Allievi, protagonista sui 400 ostacoli che sarà invece rimpiazzata da un’altra allieva, Sofia Copiello, in possesso di un season best migliore di due decimi.
“Non mi sembra il caso di fare i nomi, ma voglio precisare come questa del 2024 sia stata una stagione lunghissima per gli junior, data la collocazione dei mondiali a fine agosto. La struttura centrale ha raccomandato ai tecnici di programmare l’attività con gradualità e di dosare le energie. Ci sono state atlete che hanno corso fortissimo a maggio e poi non si sono più ripetute. Noi abbiamo fatto i raduni, le abbiamo viste a Rieti e fatto le nostre valutazioni. Va però ricordato come la Copiello sia arrivata quarta a un europeo con 59″18, tempo molto importante per un’allieva”.
Ma cosa dobbiamo aspettarci dai sessanta azzurrini in Sudamerica?
“Abbiamo una squadra mediamente giovane e proiettata, come spiegavo prima, su un percorso di crescita a lungo termine. Tra i diversi allievi che abbiamo deciso di portare, alcuni sono più pronti e saranno protagonisti nell’individuale, mentre gli altri daranno una mano nelle staffette”.
Tra gli iscritti per Lima figura ancora Mattia Furlani, che non sarà comunque al via della gara di salto in lungo.
“Mattia per questo finale di stagione ha scelto un percorso diverso e farà due tappe della Diamond League. Risulta in lista perché fino a qualche tempo fa lui e la mamma stavano facendo delle riflessioni sull’opportunità di venire a Lima e prima della scadenza dei termini era giusto che ci fosse, ma nei prossimi giorni verrà cancellato. La sua presenza sarebbe di certo stata il fiore all’occhiello della spedizione, oltretutto lui è stato anche capitano”.
Liste alla mano, un paio di azzurri possono andare a caccia di una medaglia, magari per migliorare il bottino di Cali 2022 (oro di Rachele Mori e bronzo di Marta Amani).
“Ci sono i presupposti per fare una bella figura. Con i marciatori, con la Valensin, con i due saltatori in alto (Sioli e Vicini, ndr) che hanno preparato l’appuntamento a Udine con Enzo Del Forno. In generale, abbiamo tanti 2006 e 2007 che costituiranno il prossimo anno l’ossatura per gli europei junior in programma a Tampere”.
foto Grana / Fidal