Ad Ancona, nel fine settimana appena archiviato, ha rischiato di non esserci. E invece, non solo Daniele Inzoli ha fatto in tempo a recuperare per i tricolori allievi, ma ha anche stampato il nuovo primato nazionale di categoria nel salto in lungo, grazie alla misura di 7,62.
Inzoli, che compirà solo ad agosto 16 anni e difende i colori dell’Atletica Riccardi Milano 1946, ha così cancellato il record al coperto di Andrew Howe del 2001, incrementandolo di 10 centimetri, dopo aver fatto altrettanto da cadetto all’aperto con 7,61.
E pensare che l’avvicinamento all’appuntamento clou della stagione indoor è stato fortemente compromesso da una distorsione alla caviglia rimediata in una partitella a basket con gli amici. Non proprio dettagli per un saltatore, specie se il piede in questione, il destro, è quello di stacco.
“E’ successo a fine ottobre, è stato fermo un mese e mezzo ed è tornato ad allenarsi a dicembre – racconta Giada Mingiano, allenatrice di Daniele Inzoli – E così ha saltato gran parte della preparazione invernale, anche se questo è un concetto relativo perché stiamo parlando di un atleta di 15 anni che non svolge ancora lavori specifici. Il basket? Come fai a vietare il divertimento a un ragazzino! E’ chiaro che d’ora in avanti, specie per la stagione outdoor, dovrà stare più attento”.
Quindi avete avuto poco tempo per lavorare in vista dei tricolori.
“Soprattutto abbiamo dovuto scegliere come approcciarci alle indoor, sacrificando il salto in alto nonostante a lui piaccia tanto. Ma la caviglia andava gestita e siamo andati avanti con velocità e lungo, pensando di fare una sola uscita prima dei campionati italiani e solo sui 60 metri”.
Quindi Daniele, prima di sabato, non aveva ancora saltato sulla sabbia.
“Aveva provato solo la rincorsa. Siamo andati agli italiani allievi consapevoli di prendere alcuni rischi. Eppure lui ha voluto comunque esserci anche sui 60 metri. E considerata la sovrapposizione delle due gare, abbiamo chiesto alla federazione in qualche modo di venirci incontro con gli orari”.
Parlaci dei salti di Daniele ad Ancona.
“E’ stato bravissimo, perché subito ne ha fatti due giusti, proprio notevoli dal punto di vista tecnico. Nonostante provenisse dalla batteria dei 60 metri e avesse effettuato una sola prova di rincorsa nel riscaldamento. Sono stati momenti molto concitati e poi Daniele mi ha confermato di non aver nemmeno forzato troppo”.
Ti aspettavi il record italiano?
“Mi aspettavo una buona misura, magari sul record c’era qualche dubbio alla luce dell’infortunio patito in autunno. Però sono orgogliosa di come sia riuscito a districarsi, con consapevolezza, nelle due gare disputate”.
Nei 60 metri è arrivato “solo” terzo.
“E non era per niente contento. Sabato sera non faceva altro che parlare del rammarico per la gara di velocità sfumata. Quando gli abbiamo fatto notare che doveva essere felice per aver fatto il record nel salto in lungo, lui ci ha detto che avrebbe voluto vincere anche i 60. Questo fa capire il carattere del ragazzo”.
E ora?
“Torniamo ad Ancona per i Campionati Italiani Assoluti, nel prossimo fine settimana. Quando gliel’ho chiesto, non se l’è fatto dire due volte. Come si fa a fermare un ragazzo di quell’età , con quella voglia? L’importante è che lui si diverta. Sarà la prima gara in mezzo ai grandi. E dovrà godersela appieno, prima di concentrarsi sulla nuova fase di preparazione per le gare di primavera”.
Foto Francesca Grana / Fidal