Andy Diaz, è già world leading. E Riva aggiorna ancora il record dei 1500 metri

fonte FIDAL

E’ stato un venerdì sera scoppiettante a Miramas, località della Provenza. Andy Diaz è già il migliore al mondo del salto triplo di questo 2024 grazie al doppio atterraggio a 17,46.

L’allievo di Fabrizio Donato è già in gran spolvero, nella stagione che gli consentirà di gareggiare finalmente per l’Italia (a partire dai Giochi di Parigi). Impressionante la facilità del gesto tecnico messa in mostra dal portacolori della Libertas Unicusano Livorno.


“Mi aspettavo questo risultato perché il 16.90 con rincorsa ridotta di Pamplona era stato incoraggiante – ha detto Andy Diaz nell’immediato dopo-gara – Abbiamo iniziato bene, a Torun, il 6 febbraio, con tanti atleti forti ci sarà ancora più stimolo e più adrenalina”.

La sorpresa della serata arriva però dal mezzofondista Federico Riva, che ritocca il record italiano indoor dei 1500 metri stabilito appena sette giorni fa da Pietro Arese in quel di Padova.

Riva, allenato da Vittorio Di Saverio, si piazza secondo alle spalle del sudafricano Mphalele con il tempo di 3’36″74 e davanti al campione olimpico dei 10.000 metri Barega, rilanciando le proprie ambizioni a livello internazionale dopo aver indossato la maglia azzurra nelle ultime due edizioni degli Europei indoor.

“È stata una gara dura, che però ho gestito bene fin dai primi metri: sono partito abbastanza cauto per poi chiudere in progressione – racconta Riva – Battere un campione olimpico come Barega non succede tutti i giorni. Non mi aspettavo questo record però sapevo di star bene, nonostante la gara di domenica a Val-de-Reuil dove non ero andato come avrei voluto nel miglio”.

“Spero – continua il romano – che sia soltanto un punto di partenza: dopo la mononucleosi dello scorso anno è cambiato tutto, mi sono iscritto all’Università e ho motivazioni nuove. Gli Europei di Roma, per me che vivo all’Olimpico (è abbonato in Curva Sud per la Roma, ndr) sono uno stimolo incredibile. Un ringraziamento speciale alle Fiamme Gialle e al mio allenatore che mi ha supportato in questo ultimo anno complicato”.

Foto Grana / Fidal

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