In un anno ricco di sperimentazioni (vedi la staffetta) e prima dello stravolgimento totale delle distanze (equiparate a quelle della maratona a partire dal 2026), la marcia azzurra ha vissuto un anno molto particolare, raccogliendo tanto agli europei e niente (come poche volte era accaduto nella storia) ai Giochi di Parigi per colpa (è il caso di dirlo) del fato avverso.

Il 2024 ha respinto soprattutto Massimo Stano: una borraccia gli ha procurato una frattura alla caviglia che gli ha pregiudicato l’avvicinamento alle Olimpiadi.

Per i runners è stata invece una stagione importante. Su strada anche i nostri corrono sempre più veloce. Il primato italiano sulla 42K è caduto ben due volte. E tanti azzurri hanno debuttato con tempi promettenti per il futuro.

Francesco Fortunato

Nell’anno in cui Massimo Stano, complice l’infortunio, manca l’appuntamento olimpico, il marciatore pugliese ne fa le veci ad Antalya qualificando la staffetta mista ai Giochi per poi prendersi il bronzo agli europei di Roma nella 20 km.

Valentina Trapletti

Che anno per la 38enne milanese: in coppia con Fortunato fa volare l’Italia ai mondiali a squadre e poi è argento alle spalle di Antonella Palmisano agli europei.

Antonella Palmisano

Stritola le avversarie agli europei di Roma prima di incappare nella sfiga alle Olimpiadi: il COVID le nega la possibilità di competere per le medaglie.

Yeman Crippa

A febbraio firma il record italiano di maratona correndo in 2h06’06”, agli europei è padrone della mezza maratona. A Parigi va piano (avrebbe potuto sicuramente fare di più) ma si riscatta a fine anno con l’argento continentale nel cross.

Yohanes Chiappinelli

La rinascita di Yoghi Chiappinelli si materializza a Valencia, con il nuovo record italiano di maratona stabilito in 2h05’24”.

Pietro Riva

Continua a crescere nelle lunghe distanze l’allievo di Stefano Baldini: è argento in rimonta nella mezza maratona europea e a fine anno è protagonista di un promettente esordio sulla 42K.

foto Grana / Fidal