Elastico, esplosivo, versatile: Veronica Borsi presenta Tommaso Ardizzone alla vigilia degli EuroAllievi

Sale la febbre per gli Europei Allievi in programma a Banska Bystrica da giovedì 18 a domenica 21 luglio. A rappresentare l’Italia in Slovacchia saranno 69 giovani atleti nati, come categoria impone, tra il 2007 e il 2008. Tanti gli azzurrini che ambiscono a un posto sul podio. Basti pensare che ben dodici figurano tra i primi tre posti delle rispettive liste di accredito. Tra questi c’è Tommaso Ardizzone, studente del Liceo Classico Democrito, romano dell’Infernetto e soprattutto fresco campione italiano dei 400 ostacoli con il grande tempo di 51″71 corso a Molfetta.

Conosciamo meglio il talento di Tommaso Ardizzone attraverso le parole della sua allenatrice Veronica Borsi, ex ostacolista azzurra e primatista italiana dei 100 hs, ora tecnico delle Fiamme Gialle Simoni a Castelporziano.

Veronica, Tommaso Ardizzone si presenta al primo posto della entry list per i 400 ostacoli di Banska. Le speranze di medaglia sono concrete.
“E’ sicuramente tra i migliori, ma va ricordato come due giovani cechi, Marek Vana e Michal Rada, sono inseriti in lista senza tempo di accredito ma in stagione hanno corso forte, uno in 49″89 e l’altro in 52″30. Poi bisogna considerare che agli Europei i turni di gara saranno tre. Sarà importante dosare le energie per migliorare quanto fatto a Molfetta. Una cosa è certa: Tommaso ormai è nel ballo, lì coi più forti. E deve ballare”.

Che ragazzo è?
“Uno portato per la specialità. Ha voglia di faticare, non si spaventa di andare oltre anche quando è molto stanco”.

Veronica Borsi e Tommaso Ardizzone.


E dal punto di vista tecnico?
“Ha grande elasticità, ma anche un’alta soglia di resistenza. Non a caso, il fratello gemello, Lorenzo, è un mezzofondista. Inoltre ha una discreta velocità di base, piedi reattivi e un rapporto peso/potenza eccezionale. Spesso mi stupisco della sua esplosività, dal momento che non ha una muscolatura pesante. Basta vedere le sue foto, le canotte gli stanno sempre larghe (ride, ndr). E’ un bell’atleta a 360 gradi ma va aspettata la sua crescita”.

Da quanto tempo lo segui?
“E’ arrivato in Fiamme Gialle Simoni cinque anni fa, quando è stato tesserato come secondo anno Ragazzo. Abita qui vicino, all’Infernetto, tanto che agli allenamenti viene in bicicletta”.

E’ stato subito indirizzato tra gli ostacoli?
“In base alle sue caratteristiche è finito inevitabilmente nel gruppo di pre-specializzazione della potenza, quello che comprende velocità, ostacoli e salti. La famiglia però ha chiesto che facesse anche mezzofondo e durante i due anni da cadetto si è allenato anche col gruppo Endurance (mezzofondo e marcia), facendo, al primo anno, due allenamenti settimanali negli ostacoli e uno di mezzofondo, mentre al secondo anno è passato ai 2+2”.

Ardizzone con il tricolore.


E poi?
“Dopo il Pratizzoli 2022 ha scelto gli ostacoli e si è separato dal fratello, che si è dedicato al mezzofondo. Ha mancato il titolo italiano nei 300 hs solo per un infortunio: nelle batterie, si è procurato una lesione di tre centimetri al bicipite femorale attaccando il sesto ostacolo. Nonostante questo, con una gamba sola, ha strappato il pass per la finale che poi non ha potuto correre”.

Nel 2023 l’esordio tra gli Allievi.
“E’ stato l’anno in cui è passato ai 400 e ha metabolizzato i passaggi e la ritmica. Ha chiuso al terzo posto a Caorle e il salto di qualità di quest’anno l’avrebbe già fatto alle indoor se non le avesse di fatto saltate a causa di uno stiramento. I progressi erano nell’aria. L’obiettivo a Molfetta era quello di chiudere sui 52 secondi bassi, ma lui ha fatto leggermente meglio”.

Al momento qual è la sua ritmica?
“Fa 15 passi fino all’ottavo ostacolo, poi passa a 16 per il nono e il decimo. Però dipende da quanto va forte. A volte continua con i 15 anche fino al nono o addirittura fino alla fine, come ad esempio in batteria. E’ uno che si rende conto in gara quando cambiare. Non va mai nel panico, ha tutti gli strumenti per gestirsi al meglio e adottare in corsa la strategia che gli consente di portare a casa il risultato migliore. La versatilità è una delle sue più grandi qualità”.

foto Grana / Fidal

Potrebbe interessarti anche...

Gli articoli di questo autore

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *