Insieme rappresentano la grande speranza dell’atletica umbra. Dopo aver chiuso coi botti la parentesi da cadette, hanno già fatto vedere numeri d’alta scuola durante i primi meeting indoor da allieve di primo anno.
Rappresentano entrambe i colori di due club perugini, la Arcs Cus Perugia e l’Atletica Capanne. Una è allenata dal giovane Rudy Gandola, l’altra dal veterano Sauro Mencaroni. Una corre forte dai 60 metri in su, l’altra è una mezzofondista veloce. Presto potrebbero dar vita a duelli mozzafiato sul giro di pista. Sono Margherita Castellani e Caterina Caligiana.
Margherita: piedi super e testa reattiva. E lo studio…
Nel 2023 Margherita Castellani si è aggiudicata il titolo italiano Under 16 a Caorle nei 300 metri, con il tempo di 39″04. Ha chiuso la stagione con uno straordinario 24″51 corso ad Ancona sui 200 metri il 17 dicembre. E pochi giorni fa è stata capace di correre in 7″49 sui 60 metri, il quarto tempo di sempre tra le allieve.
“La seguo da poco più di un anno – racconta il suo tecnico Rudy Gandola – Era in procinto di smettere con l’atletica e ho raccolto l’invito della mamma. Margherita era una ragazza che aveva gareggiato molto poco, ma dall’anno scorso, quando ha iniziato a presentarsi sui blocchi con regolarità, i progressi sono stati incredibili”.
Ma quali sono le qualità migliori della Castellani? Gandola non ha dubbi: “Piedi fenomenali, un sistema nervoso super reattivo e una mentalità super competitiva“.
Rivedremo la perugina in gara già domenica prossima, sempre ad Ancona, sui 200 metri. “Siamo concentrati sui campionati italiani e preferiamo continuare a confrontarci con questa pista” spiega il tecnico.
Ma dalla primavera ci sarà spazio anche per lavorare sui 400 metri. “A giudicare dal tempo che ha stampato l’anno scorso sui 300 da cadetta, credo che il giro di pista possa essere distanza a lei molto congeniale. Sullo sprint puro è forte, ma non è una gran partente. Invece ha incredibili capacità di rimonta. Premettendo che in questa fase ciò che conta è sempre il divertimento. E’ importante che lei si dedichi a tutte le specialità, compresi gli ostacoli e le prove multiple. Secondo me può fare tanto anche sugli ostacoli, ma a lei non piacciono molto e per il momento li abbiamo accantonati”.
Margherita non eccelle soltanto sul tartan. E’ iscritta al Liceo Classico di Perugia e tiene tantissimo alla scuola, tanto da allenarsi, per il momento, solo tre volte a settimana, per non trascurare materie toste come il greco e il latino. “Non è un’atleta super allenata. Spero almeno si possa salire a quattro allenamenti settimanali” aggiunge Gandola, che poi svela un aneddoto che restituisce la dimensione di questo talento umbro. “Tra una batteria e l’altra dei 200 metri di Ancona, Margherita ha tirato fuori i libri e si è messa a ripassare per l’interrogazione di inglese“.
Caterina: agonismo puro e i 400 con le grandi
Caterina Caligiana è la campionessa italiana in carica dei 1200 siepi nei Cadetti. Nel 2023 si è presa tre primati nazionali: 600 (1’34″03), 800 (2’15″47) e 1000 metri (2’57″02).
Sabato scorso, da allieva primo anno, si è concessa il lusso di arrivare terza nei 400 metri al Memorial Giovannini di Ancona, alle spalle di due big azzurre del calibro di Eloisa Coiro e Rebecca Borga, con il tempo di 55″75.
“Caterina – spiega il suo tecnico Sauro Mencaroni, anima dell’Atletica Capanne (oggi realtà formata da una settantina di giovani) sin dagli anni Novanta e allenatore di Benedetta Ceccarelli, ad oggi l’unica umbra ad aver partecipato alle Olimpiadi nell’atletica leggera – è una mezzofondista veloce. E’ vero, l’anno scorso ha curato molto gli 800 ma ricordiamoci che è stata capace di correre gli 80 metri in 10″21. E sta bruciando le tappe, essendo classe 2008 ma di settembre. Ai campionati italiani punterà sui 400 metri e sulla staffetta 4×200, poi sarebbe bello che potesse conquistare anche il minimo A per gli assoluti, in modo da fare un’esperienza significativa”.
E le caratteristiche migliori di Caterina? “E’ un’agonista pura. Sente il sangue delle avversarie. La sua voglia di competere è la sua più grande dote. Non si risparmia mai. Ho ancora negli occhi quello che è stato in grado di combinare nella 4×100 dei regionali, quando ha saputo rimontare quattro metri proprio alla Castellani e vincere al fotofinish su una che sullo sprint è più abile di lei. Devo confessare che lei si sta esprimendo ancora meglio di quanto pensassi”.
Da sottolineare come la Caligiana, studentessa dell’Istituto Giordano Bruno di Perugia, sia atleta poliedrica in grado di viaggiare spedita anche nelle campestri. L’anno scorso, da Cadetta, ha primeggiato alla Cinque Mulini e alla Vallagarina, oltre al secondo posto nel cross del Campaccio.
“Peccato che agli italiani di Gubbio abbia poi risentito del peso della responsabilità, non andando oltre il 25° posto” aggiunge Mencaroni. “Al momento le campestri le patisce un po’ ed è più orientata sulle distanze brevi, sebbene durante la settimana il lavoro di costruzione resti completo, con ripetute e progressioni di 5-6 chilometri”.
foto Fidal