Cavalletta Furlani: oro storico nel salto in lungo mondiale

La ruota prima o poi gira. E questa volta i centimetri sono stati dalla sua parte. Mattia Furlani è il nuovo campione del mondo di salto in lungo indoor. La misura di 8,30 è di una spanna davanti a quella del giamaicano Pinnock (8,29). E di due a quella dell’australiano Adcock (8,28).

La moderata delusione di Apeldoorn, dove il reatino era stato beffato nella corsa all’oro dal bulgaro Saraboyukov diventa apoteosi a Nanchino, quando gli italiani stanno consumando il pranzo della domenica.

Il salto vincente di Mattia arriva al secondo turno e fa proprio da pasticcino. Dolce, dolcissimo il suo volo verso il primo trionfo nelle rassegne internazionali da assoluto. Nel 2024, il portacolori delle Fiamme Oro era infatti salito sul podio in tutte le tre grandi competizioni: mondiali indoor di Glasgow (argento), europei di Roma (argento), Giochi Olimpici di Parigi (bronzo).

Il 2025 era iniziato con la migliore prestazione mondiale a 8,37 ma soprattutto con il secondo posto agli europei, anche se quella misura, 8 metri e 12, tutto sommato poteva considerarsi “modesta” per il livello ormai raggiunto dall’allievo di mamma Khaty Seck.

Stavolta Furlani ce l’ha fatta. E gli avversari, dai più blasonati (Tentoglou soltanto comprimario in questa finale) agli eroi della domenica, possono solo applaudire questa cavalletta di appena 20 anni, che chissà quante altre volte ci farà sobbalzare dal divano negli anni a seguire.

Mai un italiano aveva vinto l’oro mondiale nel salto in lungo maschile (nell’albo d’oro, prima d’ora cinque medaglie considerando l’argento dello stesso Furlani un anno fa e i bronzi di Andrew Howe nel 2006 e quelli di Giovanni Evangelisti tra il 1985 e il 1991), mentre al femminile c’era riuscita Fiona May. Il titolo di Furlani fa il paio con quello conquistato da Andy Diaz nel triplo venerdì. Per il dominio azzurro dei salti in estensione.

“L’oro che ho desiderato a… lungo”

 “È l’oro che ho sognato e desiderato. Dopo gli Europei indoor sono rimasto concentrato, ci ho creduto fino alla fine di poter competere tra i migliori al mondo. Ci sono riuscito e per me è incredibile!” ha detto Furlani nel post-gara sui canali federali.

“Ho vinto di un centimetro, ma questo è lo sport. Sono più che contento di aver fatto un’ottima gara, anche se c’è da lavorare dal punto di vista tecnico e si può fare ancora meglio, devo avere più sicurezza nella rincorsa. Il salto a 8,30 è stato bellissimo: puntavo soprattutto a una misura per qualificarmi, poi mi sono accorto che era 8,30! E quello a 8,28 poteva essere molto di più. Per me è qualcosa fuori dal normale, un onore essere il primo azzurro d’oro a un Mondiale nel lungo, ma ci sono ancora tante tappe da fare”.

L’abbraccio con la mamma e allenatrice Khaty Seck? “Non si può spiegare. Sappiamo, io e lei, le lacrime versate ad Apeldoorn perché quel giorno valevo di più. Adesso siamo qui a un Mondiale vinto e me lo voglio godere. Ai Mondiali di settembre a Tokyo andiamo per sognare ancora, con la stessa tenacia, per fare di meglio”.

foto Grana / Fidal

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