Clarissa Vianelli e il tricolore promesse: “Lima? Capitolo chiuso, dimostrerò in pista il mio valore”

Agosto 2024. Sono appena finiti i campionati italiani di Rieti e tra le convocate per i mondiali under 20 di Lima non c’è, a sorpresa, il nome di Clarissa Vianelli. La quattrocentista della Novatletica Chieri ha ottenuto il minimo per la rassegna iridata ma viene esclusa dalla lista delle azzurre per far spazio nella prova individuale all’allieva Elisa Valensin, mentre in staffetta le vengono preferite altre tre atlete sotto categoria: Castellani, Frattaroli e Macchi.

Un paio di mesi più tardi, dopo aver assistito a cocenti polemiche e smaltito la profonda delusione, Clarissa, allieva di Serena Putinati con un percorso in Economia Aziendale appena cominciato all’Università di Torino, ha confermato sul campo di essere una delle giovani più veloci d’Italia, conquistando nell’anno dell’ingresso nella nuova categoria, il titolo italiano promesse indoor dei 400 metri con il crono di 54″06.

Clarissa Vianelli ha poi concesso il bis in staffetta (1’40″21), dove ha primeggiato insieme alle compagne di squadra Gaya Bertello (nei giorni scorsi abbiamo raccontato la sua rinascita), Martina Vianelli e Giorgia Palumbo.

Clarissa, la stagione è iniziata sotto i migliori auspici. Cominciamo proprio dal titolo sui 400: ti sei piaciuta?
“Sono soddisfatta del risultato, anche se speravo in un tempo migliore. In gara mi è mancato un po’ di coraggio. Sono partita troppo lenta, avrei dovuto tirare di più nei primi metri. Farò tesoro di quest’esperienza per le prossime uscite, magari già ai Campionati italiani Assoluti della prossima settimana. Ho anche il minimo nei 60 metri, ma gareggerò solo sui 400”.


La due giorni di Ancona ti ha regalato anche il successo con la staffetta.
“E’ stato un trionfo meno atteso. Siamo una bella squadra e la vittoria di Gaya (Bertello, ndr) nei 60 piani ci ha dato una carica in più”.

A che punto è la preparazione?
“Sono cresciuta dal punto di vista fisico e le indoor sono comunque una tappa di passaggio per i miei programmi. Non le abbiamo preparate al meglio, anche perché ci alleniamo di sera e al campo fa molto freddo in questo periodo. Sono migliorata anche nei 60 metri (personale di 7″49 realizzato a Padova, ndr), il focus resta quello di abbassare i tempi nella stagione outdoor, in primo luogo nei 400 ma anche nei 200. Sono consapevole che resta da fare tanto lavoro sulla tecnica di corsa, anche a livello di braccia, e sugli allenamenti veloci”.

Quali sono i lavori che più ti piace svolgere?
“Mi diverte l’allenamento lattacido. Si corre abbastanza ma non su distanze troppo lunghe. Mi fa sentire bene, finisco stanca e soddisfatta”.


Ti capita di tornare indietro e pensare a quanto accaduto la scorsa estate?
“E’ stato un momento non bello della mia carriera, ma ritengo che sia un campitolo chiuso. Fin dall’inizio ho subito pensato alla stagione 2025. Che avrei dimostrato il mio valore con i risultati e con la voglia e l’amore che ho per questo sport”.

Sei pronta per tornarci, in azzurro?
“Bisognerà disputare una grande stagione all’aperto. L’obiettivo principale è quello di strappare un posto per gli europei Under 23 di Bergen”.

foto Clarissa Vianelli di Grana / Fidal

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