Derkach, Zanon, Cestonaro e la baby Saraceni: lavori in corso nel salto triplo

Da La Spezia – Il salto triplo femminile è stato uno dei primi titoli assegnati nella prima giornata degli Assoluti al “Montagna”. La vittoria è andata a Dariya Derkach, davanti a Veronica Zanon e alla 18enne Erika Saraceni. Solo tre nulli, invece, per Ottavia Cestonaro. Quattro ragazze, quelle appena elencate, che per diversi motivi si sono presentate in Liguria con l’etichetta “work in progress”.

Segnali di ripresa sono arrivati dalla vincitrice (ora sono sette i campionati italiani in bacheca), capace di saltare tre volte oltre i 14 metri. Il più lungo di 14,19, con un metro di vento a favore. L’allieva di Alessandro Nocera, dopo un europeo da dimenticare (14,03 e ottavo posto), sta provando a risalire la corrente di un’annata in cui molte cose non sono andate come sperava.

“E’ stato un periodo strano – ha detto la triplista dell’Aeronautica Militare – Considero queste misure come un punto di partenza dopo una serie di acciacchi e profonde delusioni. Con il mio allenatore stiamo cercando di mettere insieme i pezzi, qui a La Spezia abbiamo aggiunto altri due appoggi portando la rincorsa a 16 passi. Sento la necessità di tornare a spingere, ma rimane ancora un po’ tutto scollegato”.

Chi sta attraversando una sorta di anno zero è Veronica Zanon e ne avevamo parlato nel dettaglio qualche mese fa per raccontare il suo trasferimento a Palermo da Michele Basile e la nuova impostazione che il cambiamento ha comportato.

Veronica Zanon in azione a La Spezia.


La veneta, che ha saltato all’ultimo turno 13,51, è in pieno rodaggio tecnico ma è anche affaticata dalle tantissime gare a cui ha preso parte in primavera con la speranza di rientrare nel target number, poi non preso in considerazione da European Athletics, per Roma 2024.

“Devo trovare ancora un equilibrio – ha confidato Veronica – Stiamo inserendo l’approccio allo stacco e nuove posizioni, i tempi sui balzi non li sento ancora miei. Ma sono tutte gare che vanno lette in prospettiva futura e devo avere pazienza. E’ un anno di grandi cambiamenti e sto pian piano ricostruendo il ranking. La condizione fisica è buona ma non so dire quanto valgo”.

Le prossime uscite, come confermato da Basile, dovrebbero essere La Chaux de Fonds, Brazzale e Rovereto.

Sul gradino più basso del podio (13,43) è salita Erika Saraceni, la talentuosa milanese della Bracco Atletica che era esplosa la scorsa estate agli Eyof. A La Spezia è arrivato un centimetro di miglioramento rispetto al 13,42 di quindici giorni fa a Brescia (in quell’occasione aveva eguagliato il primato di Maribor) e tanta fiducia per un’estate che la vedrà protagonista prima ai tricolori junior di Rieti e poi ai mondiali Under 20 di Lima.

“L’obiettivo era salire sul podio e mettere in pratica il lavoro fatto nell’ultimo periodo – spiega Erika – Non avevo mai fatto una preparazione specifica per il salto triplo, ma adesso ho iniziato a perfezionare i balzi e la tecnica con Eugenio Paolino. La mia dote migliore è al momento la velocità d’entrata, bisogna lavorare sullo step e sul jump dal momento che vado molto in alto nell’hop”.

Ottavia Cestonaro al rientro dall'infortunio.


Un po’ delusa per i tre salti nulli Ottavia Cestonaro, al rientro alle gare dopo l’infortunio ai tendini ischiocrurali (e relativo intervento chirurgico) e la lunga riabilitazione eseguita al Mapei Sport.
I tempi fisiologici per il recupero sono stati accorciati con un enorme sforzo compiuto dall’atleta nel tentativo di farsi trovare pronta per Parigi, per la quale la vicentina è in possesso del minimo.

“Quanto successo in pedana – ha detto Ottavia – è l’evoluzione di tutto il lavoro fatto in questi mesi. Abbiamo accelerato il recupero e i nulli vengono fuori perché adesso sento fiducia e inizio a spingere ma mi manca il lavoro tecnico dato non c’è stato tempo di lavorarci. Ci tenevo a onorare i campionati italiani e nei prossimi test (Brazzale e un altro più vicino ai Giochi da definire, ndr) spero che possano arrivare anche le prime misure dignitose”.

foto Grana / Fidal

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