Diamond League Xiamen, Andy Diaz torna a splendere nel triplo davanti all’iridato Zango

Se fosse stato ai mondiali, avrebbe sicuramente lottato per un posto sul podio. Ma fare questo tipo di supposizioni non serve a nulla e che Andy Diaz non fosse stato della partita per i mondiali di Budapest, lo si sapeva da tempo.

Il ragazzo nativo di Cuba, allievo di Fabrizio Donato a Castelporziano, sarà eleggibile per indossare la casacca della nazionale italiana soltanto ad agosto 2024, in corrispondenza dei Giochi olimpici di Parigi. Per il momento ci si accontenta di vederlo ai meeting, pur sempre con il tricolore visibile in grafica accanto al suo nome e cognome.

La bella notizia è che lo si vede spesso sulla parte alta delle schermate: dopo aver vinto il Golden Gala a Firenze con la misura di 17.75 che era valsa il record italiano, Andy Diaz ha concesso il bis oggi a Xiamen, nell’incantevole stadio (con pista a 10 corsie) cinese che ha ospitato la terzultima tappa della Diamond League, prima di Bruxelles e delle finali di Eugene per cui lo stesso Diaz è in corsa per difendere il titolo del 2022.

Nella gara del salto triplo, Andy Diaz si è spinto fino a 17,43, misura che è bastata per chiudere davanti al burkinabé Hughes Fabrice Zango (17,22), medaglia d’oro dei mondiali di Budapest.



A Xiamen c’era grandissima attesa per rivedere Marcell Jacobs. Il bresciano allenato da Paolo Camossi non è andato oltre il settimo posto sui 100 metri, correndo in 10″05, lo stesso tempo della semifinale di Budapest.

A distanza di pochi giorni, non ci sono stati dunque miglioramenti in termini cronometrici per il campione olimpico, piuttosto imballato nella fase di accelerazione. E tutto ciò è inevitabile, considerata la stagione tribolata, i pochi allenamenti e le ancor meno gare disputate.

L’azzurro non dovrà fare altro che ritrovare il giusto equilibrio per affrontare un 2024 più sereno e soprattutto che gli consenta di essere molto più presente in pista.

Lo sprint è stato vinto da Christian Coleman davanti al giamaicano Thompson e a Fred Kerley, con un 9″83 che ha eguagliato la miglior prestazione al mondo di questo 2023 di Lyles e Hughes.


Degli altri italiani in gara, da segnalare l’ottima prova di Ayomide Folorunso nei 400 ostacoli. Sulla scia del magnifico sesto posto iridato, l’emiliana è protagonista di una partenza poco elettrizzante e di un altrettanto rettilineo conclusivo esaltante che la porta a risalire fino al quarto posto con 54″08, secondo crono in carriera dopo il 53″89 (record italiano) firmato in Ungheria. Vittoria alla giamaicana Rushell Clayton in 53″56.

Piuttosto anonime le prove degli altri tre italiani impegnati all’Egret di Xiamen: Simone Barontini è 12° in 1’45″42 negli 800 vinti al fotofinish dal keniano Wanyonyi sul canadese Arop; Gaia Sabbatini è 15esima in 4’07″94 nei 1500 dell’etiope Hailu; e Daisy Osakue non entra mai in gara nel disco effettuando tre nulli (successo all’ultimo lancio della padrona di casa Feng Bin su Sandra Perkovic).

Il meeting ha fatto poi registrare i successi di Kirani James sui 400 (44″38), di Ivana Vuleta-Spanovic nel lungo (6,88), di Yaroslava Mahuchikh nell’alto con un ottimo 2.02, della keniana Chebet nei 3000 metri (8’24″05), del marocchino El Bakkali nei 3000 siepi (8’10″31) e di Hansle Parchment nei 110 ostacoli (ottimo 12″96).

Venerdì 8 settembre la Diamond League si sposta a Bruxelles. Nel weekend successivo (16 e 17) l’atto conclusivo, come da tradizione spalmato su due giorni, nell’Oregon che ha ospitato i mondiali dello scorso anno e i Trials Usa di questa stagione.

Per informazioni www.diamondleague.com

Foto Colombo / Fidal

Potrebbe interessarti anche...

Gli articoli di questo autore

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *