Duplantis-Warholm scalda il Weltklasse di Zurigo, Diamond League in subbuglio per il caso McLaughlin

Archiviata la bella serata di Rovereto con il 2,29 di Tamberi, l’8’40″81 di Sinta Vissa nei 3000 metri e un altro progresso di Eloisa Coiro negli 800 (1’59″07), oltre alla due giorni dell’Asta in Piazza a Chiari con i successi di Elisa Molinarolo (insieme a Holly Bradshaw a quota 4,63) e degli americani Walsh e Oates a 5,63, l’atletica torna in clima Diamond League. Domani è in programma la penultima tappa con il tradizionale Weltklasse di Zurigo, che stasera vivrà di un gustoso e inedito aperitivo che stuzzica la curiosità degli appassionati.

Due dei grandi campioni dell’atletica contemporanea infatti hanno deciso di sfidarsi nei 100 metri: il primatista mondiale del salto con l’asta, Mondo Duplantis, e quello dei 400 ostacoli, Karsten Warholm, reduce dalla scottatura olimpica in cui ha dovuto cedere lo scettro a Rai Benjamin.

La supersfida è in programma alle ore 21,30 e sarà trasmessa in diretta streaming sul sito di World Athletics. Il personale di Warholm sul rettilineo è di 10″49, mentre quello dello svedese di 10″57.

Weltklasse con sette azzurri: cinque di loro in lizza per la finale

Al Weltklasse di Zurigo saranno presenti sette italiani. Cinque di loro stanno lottando per qualificarsi alle finali di Bruxelles in programma nel prossimo fine settimana: Mattia Furlani nel lungo, Lorenzo Simonelli nei 110 hs, Roberta Bruni nell’asta, Ayo Folorunso nei 400hs e, seppur con poche chance, Zane Weir nel peso.

Mattia Furlani bronzo a Parigi.


Già stasera, nell’evento cittadino allestito presso la stazione di Zurigo, la Bruni dovrà difendere il sesto posto nella classifica a punti, l’ultimo utile per volare in Belgio. Nella gara dell’asta ci saranno le più forti del circuito, da Nina Kennedy a Katie Moon passando per l’idolo di casa Angelica Moser.

Domani le altre gare: Mattia Furlani è ottavo nel lungo (in gara Tentoglou e Pinnock) e deve rientrare tra i primi sei, Zane Weir è ultimo e dovrebbe addirittura vincere per qualificarsi nel peso, dove ci sarà il già qualificato Leo Fabbri. Lorenzo Simonelli deve difendere l’ottava posizione nei 110hs (ci sono Holloway e Broadbell), mentre Ayomide Folorunso dovrebbe guadagnarne una nei 400 hs (Anna Cockrell). A Zurigo correrà anche Vladimir Aceti, nei 400 che per l’occasione sono extra-circuito.

Nelle altre gare, i fari sono puntati ancora sull’asta di Duplantis e l’ennesimo attacco al record del mondo, e su Jakob Ingebrigtsen, che potrebbe andare vicino al primato dei 1500 (in gara Kerr e il campione olimpico Hocker) dopo aver disintegrato quello dei 3000 metri a Chorzow.

Letsile Tebogo, in formissima, nei 200 metri, Julien Alfred e Sha’Carri Richardson nella riedizione del duello della finale olimpica dei 100 femminili, la primatista mondiale dell’alto Yaroslava Mahuchikh e Beatrice Chebet impegnata nei 5000 saranno le altre star del Weltklasse di Zurigo, trasmesso in diretta tv dalle 20 alle 22 su Rai Sport e Sky Sport Uno.

Qui il programma completo del meeting.

E intanto scoppia il caso McLaughlin

Se domani sera sapremo tutti i partecipanti qualificati alle finali di Bruxelles, a quanto pare, c’è già chi ha ottenuto un posto riservato al Re Baldovino senza alcun merito: stiamo parlando di Sydney McLaughlin, fuoriclasse assoluta dei 400hs che quest’anno ha migliorato il primato del mondo prima ai Trials e poi a Parigi con un incredibile 50″37.

Da regolamento, la McLaughlin non potrebbe partecipare, poiché non ha mai gareggiato quest’anno in una tappa di Diamond League. E allora perché cambiare in corsa una regola così semplice?
A prima vista, potrebbe sembrare un colpaccio degli organizzatori, un’operazione di marketing mirata a dare prestigio alle finali e a fare cassa, alla stregua di quanto successo proprio per la sfida Duplantis-Warholm di stasera a Zurigo.


Ma per analizzare meglio la vicenda, occorre pensare a ciò che avverrà il prossimo anno, quando oltre alla Diamond League, circuito ufficiale di World Athletics, si aggiungerà il Grand Slam Track, la lega privata coordinata da Michael Johnson e di cui la McLaughlin è stata la prima stella firmataria del contratto.

L’ingaggio della McLaughlin per Bruxelles suona da un lato come la disperata mossa di World Athletics di tenere con sé i grandi campioni a suon di denaro (l’americana potrebbe cogliere addirittura due diamanti essendo iscritta a quanto pare sulla doppia distanza di 200 e 400 e intascare fino a 80.000 dollari in un solo weekend) oppure come un primo, celato (?) legame tra un grande meeting europeo, Bruxelles appunto, e il Grand Slam Track, che in questo momento ha Sydney McLaughlin come ambasciatrice ufficiale e che, va ricordato, da calendario prevede la disputa di quattro tappe, due negli Stati Uniti e due in sede da definire, una di queste nell’estate del 2025 in Europa. E se fosse proprio il meeting belga ad accogliere a braccia aperte la nuova lega?

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