Non ha neppure 19 anni e ha già un sito internet che celebra le sue gesta. State tranquilli, Eduardo Longobardi non si è montato la testa. Lo ha realizzato da solo, nell’ambito del percorso di alternanza scuola-lavoro previsto per tutti gli studenti dell’ultimo triennio scolastico.
Tra meno di un mese, uno dei migliori prospetti azzurri della velocità sosterrà gli esami di maturità, al Liceo Scientifico Labriola di Ostia. “Poi non so ancora se andrò all’università – spiega Eduardo Longobardi – Magari prendo un anno sabbatico, voglio dare priorità all’atletica”.
Eduardo si allena a Castelporziano con il team di Claudio Licciardello, suo tecnico di sempre. “Il contesto è molto stimolante, direi unico in Italia. Ho la fortuna di allenarmi con due atleti in grado di correre sul filo dei dieci secondi come Ali e Abeykoon”.
In questi primi scampoli di 2024 ha già convinto, anche se il bello deve ancora venire. Nella manifestazione d’apertura allo Stadio Guidobaldi di Rieti, ha infatti corso i 200 metri in 21″04, a soli sei centesimi dal personale di 20″98 stabilito due anni fa a Milano, quando seppe correre i 100 metri in 10″47.
“Non correvo così forte i 200 da un bel po’ – ammette – e la gara di Rieti mi ha soddisfatto a differenza della settimana precedente dove il 21″46 era stato condizionato dall’allergia. Il 10″27 nei 100 ai Campionati Studenteschi? Non può essere considerato attendibile, perché privo dei dati del vento e forse anche manuale”.
Dopo un 2023 privo di veri acuti anche a causa di piccoli infortuni che poi gli hanno fatto saltare anche gli europei juniores di Gerusalemme, Longobardi è atteso nei prossimi mesi a un altro salto di qualità.
L’idillio con l’atletica inizia molto presto, anche se “all’inizio non ero velocissimo e provenivo dall’esperienza del judo. La magia è iniziata al secondo anno della categoria Cadetti, quando sono arrivato secondo agli italiani e ho vinto il titolo con la staffetta”.
Da lì in avanti, una sequela di grandi risultati per il talento nativo di Napoli che ama la filosofia, lo yoga e l’intelligenza artificiale. A cominciare dal già citato 20″98 nei 200 metri corso nel 2022, anno dell’argento europeo juniores e della positiva esperienza al mondiale di Cali. “Ho corso la batteria con i migliori. Alla mia sinistra c’era Tebogo, alla mia destra il campione europeo Zakrzewski“.
Proprio il mondiale under 20, in programma a fine agosto, è il grande obiettivo di stagione. In Perù Eduardo Longobardi si augura che possa esserci anche l’altro talento della velocità Daniele Groos. “E’ fortissimo ma purtroppo anche fragile e non riesce ad avere continuità. Ha già dovuto saltare lo Sprint Festival, speriamo che possa stare bene perché è fondamentale per la staffetta”.
A Roma, la settimana scorsa, Eduardo la 4×100 juniores l’ha corsa, insieme a Romeo Monaci, Mattia Silvestrelli e Alessandro Trotto. “Siamo stati squalificati per l’ultimo cambio avvenuto fuori zona ma il tempo di 39″7 è notevole e può valere la finale iridata”.
L’azzurrino intanto continua ad allenarsi e sta preparando il ritorno in pista. Il primo grande traguardo sono i Campionati italiani, mentre resta vivo un sogno che sembra una pazza idea. “Andare alle Olimpiadi di Parigi per fare i 200, ma servirebbe un miracolo”.
foto d’apertura Colombo
foto Grana / Fidal