La spasmodica ricerca della notizia sensazionale, e su di questa fantasticare o costruirci attorno un castello di polemiche, è un esercizio piuttosto diffuso nel giornalismo di oggi. Succede che Filippo Tortu conquisti la medaglia d’argento nei 200 metri e venga messo in croce a colpi di titoli secondo noi infelici per non aver vinto, come se un secondo posto nel Continente fosse roba da mandare al macello.
Succede anche che Elena Vallortigara dichiari in tv di aver disputato l’ultimo europeo in Italia della carriera e presto si diffonda a macchia d’olio la voce di un suo certo ritiro dalle competizioni a fine stagione.
Del resto, chissà quando l’Italia ospiterà nuovamente una grande rassegna internazionale di atletica. Sarebbe potuto accadere nel 2027, ma abbiamo fatto una figuraccia e i mondiali sono stati assegnati alla Cina. Un europeo magari tornerà tra le mura amiche tra cinquant’anni, come il lasso di tempo intercorso tra il 1974 e il 2024. Elena allora di primavere ne avrà… 81.
Scusate qualche riga di ironia. Ma prima di inondare i social, le notizie andrebbero verificate e non interpretate o ingigantite. A oggi, sappiamo con certezza che Elena Vallortigara non ha nessuna intenzione di smettere. Non è un’idea che al momento le balena per la testa. E, conoscendola, non le farebbe piacere farsi accompagnare all’uscita da una serie di controprestazioni che non rispecchiano il suo valore.
La fine del rapporto con Di Martino e un europeo in salita
La vicentina dei Carabinieri non è uscita bene dagli Europei di Roma e su questo non ci piove. L’eliminazione nelle qualificazioni del salto in alto, per effetto della modesta misura di 1,85, non può soddisfare un’atleta capace due anni fa di posizionarsi tra le migliori tre saltatrici del mondo con il bronzo nell’Oregon.
All’Olimpico è stata una gara sfortunata dentro un anno in cui fin qui non è riuscita a mettere le cose a posto rispetto al 2023. L’emicrania che l’ha condizionata in pedana è solo un episodio che ha aggravato un avvicinamento all’evento poco sereno, che Elena ci aveva raccontato nel dettaglio all’indomani della prima uscita stagionale a Nairobi.
Un periodo complicato che ha raggiunto il culmine all’inizio del mese di maggio, quando si è concluso il rapporto tecnico con Antonietta Di Martino. Le due avevano cominciato la collaborazione a Formia nello scorso autunno, ma qualcosa non deve aver funzionato.
Adesso l’unica certezza è che nei pensieri di Vallortigara c’è solo Parigi. Elena, alle Olimpiadi, vuole esserci. Nei primi giorni d’estate proverà a mettere insieme tutti i pezzi. A gareggiare per scalare il ranking e presentarsi ai Giochi con una condizione fisica e mentale diversa da quella attuale.
foto Grana / Fidal
