Europei indoor -3: ecco i rivali degli azzurri più attesi

Ci siamo. E’ la settimana degli europei indoor. Domani la maggior parte degli atleti (compresi i 39 azzurri, ieri il forfait di Barontini che dovrebbe essere rimpiazzato da Pernici) raggiungerà la cittadina olandese di Apeldoorn, nella quale da giovedì 6 inizieranno le gare.

Scopriamo quali sono, entry list alla mano, i principali rivali degli azzurri e i big del Vecchio Continente più attesi della manifestazione.

Le due stelle assolute della manifestazione saranno indubbiamente Jakob Ingebrigtsen e Yaroslava Mahuchikh. Il norvegese sarà l’uomo da battere sia nei 1500 metri, distanza in cui da un paio di settimane ha siglato il nuovo primato del mondo al coperto (3’29″63) nella gara che l’ha incoronato nuovo recordman del miglio (3’45″14), sia nei 3000 metri (occhio al baby olandese Laros), e andrà alla ricerca della terza doppietta europea consecutiva.

Stramilano 2025
Yaroslava Mahuchikh a UdinJump.


L’ucraina, primatista del mondo nell’alto con 2,10 lo scorso anno, ha già valicato la barriera dei 2 metri nel 2025 e non dovrebbe avere rivali per il titolo, nonostante la crescita di Angelina Topic.

In campo maschile, è annunciato un grande equilibrio nella velocità. I primatisti stagionali dei 60 sono Abel Jordan ed Henrik Larsson (6″54) ma in tanti possono aspirare all’oro, a cominciare dal britannico Jeremiah Azu che da quest’anno non si allena più a Padova con Marco Airale.

Nei 400 i favoriti sono l’ungherese Molnar (SB 45″08) e l’orange Bonevacia mentre negli 800 il nostro Tecuceanu può giocarsela alla pari con i vari Elvin Canales, Eliott Crestan, Andreas Kramer e Mark English.

Nei 60 ostacoli, in attesa di conoscere le condizioni di Lorenzo Simonelli (una decisione definitiva verrà presa in serata, dopo l’allenamento odierno a Roma) il polacco Szymanski parte con un lieve vantaggio sullo svizzero Joseph, campione in carica, e il francese Belocian.

Il greco Tentoglu nel lungo.


Nei salti gli atleti in pole position sono l’ucraino Doroschuk (alto), i greci Karalis (asta, in gara anche il 39enne Lavillenie e gli altri due terribili francesi Collet e Thierry) e Tentoglou (lungo, ma Furlani scalpita oltre allo svedese Montler) e il tedesco Hess (triplo, ma il vero Andy Diaz non ha rivali).

Farebbe invece notizia, misure alla mano, se non vincesse uno tra Leo Fabbri e Zane Weir nel peso: Petersson, Bukowiecki e Stanek non sembrano avere le carte in regola (e la condizione) per avvicinare i “gemelli” azzurri guidati da Paolo Dal Soglio. Nell’eptathlon tutti si aspettano grandi cose dal norvegese Skotheim, ma occhio a Steinforth, Ehammer e all’estone Erm, oro a Roma 2024.

In campo femminile, Zaynab Dosso dovrà lottare con le unghie e con i denti per la medaglia: si annunciano agguerrite la polacca Swoboda, la svizzera Mudjinga Kambundji e la lussemburghese Van Der Weken.

Nei 400 la leader stagionale è la norvegese Jaeger, ma senza Femke Bol – che parteciperà solo alle staffette – a esaltare il pubblico di casa dovrebbe pensarci Lieke Klaver.


Se nel mezzofondo è tutto molto incerto (negli 800 sei atlete hanno corso in 2’00”, la leader è la svizzera Werro) più definiti i contorni negli ostacoli, dove l’emergente Laeticia Bapté dovrà respingere gli attacchi di chi è più avvezzo ai grandi palcoscenici, come Ditaji Kambundji, Nadine Visser e Pia Skrzyszowska, e nel salto con l’asta, dove con la rinuncia in extremis di Molly Caudery offre un assist da non sbagliare all’elvetica Angelica Moser.

La Germania punta le sue fiches su Malaika Mihambo (nella foto in copertina), l’unica sulla carta superiore a Larissa Iapichino nel lungo, e sull’olimpionica del peso Yemisi Ogunleye (ma la padrona di casa Schilder venderà cara la pelle). Nel pentathlon la leader stagionale è la finlandese Vanninen ma nel contest per la gloria possono inserirsi quattro-cinque atlete, tra cui anche Sveva Gerevini, mentre nel triplo la donna da battere è Anna Peleteiro-Compaoré.

Chi non ci sarà agli europei indoor?

Lunga la lista degli atleti di grido che per infortunio o scelta tecnica hanno preferito rinunciare agli europei indoor di Apeldoorn, il primo dei due grandi eventi indoor (con i mondiali di Nanchino) che si disputeranno nel giro di due settimane.

Armand Duplantis ai Giochi di Parigi.


Tra gli uomini non saranno in Olanda il quattrocentista belga Doom, i mezzofondisti Tual, Ben e Kerr, il multiplista Kevin Mayer, il primatista del mondo di salto con l’asta Armand Duplantis né l’oro e l’argento di Europei e Olimpiadi nel triplo, Jordan Diaz e Pablo Pichardo.

Tra le donne niente europei per le britanniche della velocità Dina Asher-Smith e Neita, la quattrocentista polacca bronzo di Parigi, Natalia Kaczmarek, l’astista finlandese Wilma Murto e la già annunciata Caudery, le super mezzofondiste inglesi Georgia Bell e Keely Hodgkinson e la campionessa olimpica dell’eptathlon Nafi Thiam.

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