Assegnati al Re Baldovino di Bruxelles, con una temperatura di 12 gradi, i primi sedici diamanti nella prima giornata delle finali di Diamond League.
Per Jakob Ingebrigtsen non è ancora tempo di record del mondo nei 1500, ma è notevole la volata con cui ha preceduto il keniano Cheriyuot e il campione olimpico Hocker. Se Armand Duplantis, accontentandosi di un normalissimo (per lui) 6,11, ha vinto a mani basse il quarto diamante nel salto con l’asta e Julien Alfred è apparsa ancora brillante aggiudicandosi il duello con Sha’Carri Richardson (spenta e ottava), non si può dire lo stesso per le altre stelle più attese.
Mitiadis Tentoglou ha ceduto lo scettro nel salto in lungo a Tajay Gayle. Un altro giamaicano, Acheem Blake, ha beffato gli americani Coleman e Kerley nei 100 metri. Sasha Zhoya ha approfittato del trono lasciato vacante da Grant Holloway, in polemica con gli organizzatori, per bruciare tutti sui 110 ostacoli: a farne le spese un redivivo Simonelli, capace di gettare oltre l’ostacolo non solo il corpo ma anche il cuore.
Lollo è secondo in 13″22, con una fiammata degna del campione anche se le energie, da diverse settimane, non erano quelle dei giorni migliori. E ancora: l’australiano Denny che fa fuori i favoriti Ceh e Alekna nel disco. Charles Dobson bravo ad approfittare del ritiro del connazionale Hudson-Smith per intascare 30.000 dollari alla vigilia insperati. E il clamoroso successo di Amos Serem nei 3000 siepi, davanti a sua maestà El Bakkali, vincitore da tre edizioni.
Tra le prestazioni da rimarcare, il notevole 12’43″66 dell’etiope Aregawi nei 5000 metri e il 49″11 di Sydney McLaughlin nei 400 metri fuori programma alla quale ha partecipato anche Rebecca Borga, ultima in 54″25. Per la campionessa olimpica e primatista mondiale dei 400hs un tempo migliore di oltre tre decimi rispetto a quello realizzato poco dopo nel giro di pista ufficiale da Marileidy Paulino!
E gli azzurri?
Detto di uno straordinario Simonelli, occorre aggiungere il quarto posto di Mattia Furlani, che non è andato oltre i 7,88 metri nel lungo, e il sesto di Dariya Derkach con un non trascendentale 13,45 nel salto triplo.
Domani tocca agli altri cinque azzurri che si sono qualificati alle finali di Diamond League: Gianmarco Tamberi, Leonardo Fabbri, Larissa Iapichino, Roberta Bruni e Ayomide Folorunso.
I primi sedici diamanti della Diamond League 2024
Disco donne: Valarie Allman (68,47)
Lungo uomini: Tajay Gayle (8,28)
Peso donne: Sarah Mitton (20,25)
Asta uomini: Armand Duplantis (6,11)
400 donne: Marileidy Paulino (49″45)
100 uomini: Acheem Blake (9″93)
110 hs uomini: Sasha Zhoya (13″16)
Alto donne: Yaroslava Mahuchikh (1,97)
5000 uomini: Berihu Aregawi (12’43″66)
Disco uomini: Matthew Denny (69,96)
Triplo donne: Leyanis Perez (14,37)
100 donne: Julien Alfred (10″88)
3000 siepi: Amos Serem (8’06″90)
1500 uomini: Jakob Ingebrigtsen (3’30″37)
800 donne: Mary Moraa (1’56″56)
400 uomini: Charles Dobson (44″49)
Qui il programma della seconda e ultima giornata delle finali di Diamond League
foto Diamond League