Con lo splendido tempo di 2’02″69 realizzato al Grifone Meeting, Gloria Kabangu ha effettuato un altro passo in avanti che la porterà, nel giro di poco tempo, tra le migliori mezzofondiste del panorama nazionale, nonostante la carta d’identità segnali gli appena 19 anni compiuti il 4 maggio.
L’allieva di Giorgia Di Paola, che vive a Grottaferrata e difende i colori della Acsi Italia Atletica (famiglia sportiva dell’Atletica Frascati), ad Asti, ha confermato tutto il suo talento: le sue performance cominciano a essere di un certo livello per non gettare lo sguardo oltre l’orizzonte e scrutare un futuro da protagonista, con le Olimpiadi di Los Angeles 2028 già nel mirino.
In un colpo solo, Gloria Kabangu – i genitori, originari della Repubblica Democratica del Congo, si sono stabiliti a Roma da circa 25 anni – si è presa il primato regionale strappandolo a Eloisa Coiro, ha conquistato il pass diretto per i Campionati Italiani di La Spezia e si è dimostrata all’altezza non solo della storia azzurra (è la quinta juniores di sempre) ma anche del presente mondiale: nel 2024 è quinta al mondo negli 800 e ad agosto ci sono i Mondiali di Lima, in Perù, il grande obiettivo della stagione.
“Sono molto soddisfatta del tempo registrato al Grifone Meeting – spiega Gloria Kabangu – Era un tempo che volevo fare da tanto e volevo dimostrare quanto fosse nelle mie corde. Averlo fatto però è stata una bella sorpresa, non sai mai prima di partire se sarà la volta buona. Sì è il più bell’800 della mia giovane carriera. Anche perché l’ho corso con la testa”.
Gloria, il periodo di apprendistato sugli 800 sembra essere già finito.
“E’ un mondo in parte ancora nuovo, perché corro da un anno sul doppio giro di pista e sto imparando tanti aspetti che non conoscevo, provenendo più dai 400 metri. Non adotto una particolare strategia. Se sto bene, penso sia meglio andare all’attacco nel finale piuttosto che temerlo. Sono più da “o la va o la spacca”.
Cosa hai dovuto imparare di più?
“La distribuzione dello sforzo. Gli 800 non puoi correrli allo sbaraglio. E con il passare dei mesi, ho capito come gestire la gara. Che poi si distingue da ogni altra. Contano i cambi di ritmo, ma anche le avversarie”.
In quali gare proverai a migliorarti ulteriormente?
“Giovedì sarò a Foligno, ma sui 400, distanza che non intendo trascurare e in cui proverò a fare il personale (attualmente 54″12). Avendo conseguito il minimo per i campionati italiani assoluti, salterò il Challenge di Brescia a metà mese. I prossimi obiettivi saranno i tricolori juniores e il mondiale under 20, ma non mi dispiacerebbe attaccare il record nazionale di categoria (appartiene a Daniela Porcelli, 2’01″43 e risale al 1980!, ndr)”.
Giugno sarà un mese molto impegnativo per te: ti aspetta la maturità.
“Non mi ci fare pensare (ride), alcuni prof ci mettono l’ansia. Spero di concludere bene il mio percorso al liceo classico Ugo Foscolo di Albano Laziale. Vado bene in greco e latino. E ho la media dell’otto”.
Andrai all’Università?
“Vorrei studiare Biotecnologie e ho già comprato il manuale per i test d’ammissione. Dovrò mettermi a studiare quanto prima”.
Andrai agli Europei, che sono a due passi da casa?
“Dovrei vedere la sessione mattutina del sabato e poi gustarmi la serata finale, mercoledì 12. Ci sono gli 800 femminili e non posso perderli”.
Sei legata a qualche atleta azzurro in particolare?
“Ho amicizie con alcune ragazze della mia età. In particolare con Flavia Bianchi perché ci ho gareggiato tantissime volte insieme e con Alice Pagliarini: purtroppo non riusciamo più tanto a vederci perché i raduni di velocità e mezzofondo non si tengono negli stessi periodi e location”.
Idoli internazionali?
“Ho seguito a lungo Shaunae Miller-Uibo, adesso stravedo per la Hodgkinson e soprattutto per Femke Bol. Credo che una come lei possa fare tutto, anche gli 800…”.
Foto di Ancona indoor di Grana / Fidal
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Penso che sarà la prossima campionessa del mondo