All’insegna della continuità. Prosegue l’eccellente momento di forma di Leonardo Fabbri e Catalin Tecuceanu. Due degli atleti più attesi al Grifone Meeting di Asti non hanno tradito le aspettative, sfoderando prestazioni in linea con quanto fatto nelle ultime settimane. Per loro, è il miglior viatico possibile verso gli Europei di Roma ormai alle porte.
Leonardo Fabbri ancora vicino ai 23 metri
Ci ha preso gusto, Leo. Nella pedana piemontese, l’allievo di Paolo Dal Soglio ha scagliato il peso a 22,91 nel quarto turno di lanci. Solo quattro centimetri in meno del nuovo record italiano stabilito a Savona e un’altra serie molto positiva, visto che in tre occasioni ha superato i 22 metri.
Tecuceanu può vincere l’oro europeo
Altro personale per l’allievo di Gianni Ghidini: 1’44″01 negli 800 metri (secondo posto alle spalle del keniano Kemei), 21 centesimi meno della gara di Chorzow di sabato scorso e migliore prestazione europea dell’anno. Per il titolo continentale c’è anche questo 24enne delle Fiamme Oro, intenzionato ad abbattere lo storico primato italiano di Marcello Fiasconaro.
Piovono progressi al Grifone Meeting
Di pioggia ne è scesa parecchia ad Asti, condizionando senza dubbio un paio di gare del Grifone Meeting. Ma a piovere in questi giorni sono anche i personali degli azzurri. Superba, a tal proposito, la prova di Federica Del Buono nei 5000 metri.
L’allieva di Massimo Magnani viaggia ormai su una nuova orbita. Il 15’00″90 è inferiore di quasi dodici secondi rispetto al tempo fatto segnare a Modena il primo del mese e vale la quarta prestazione italiana all-time alle spalle di Battocletti, Brunet e Guida.
A stupire è anche il diciannovenne Simone Bertelli, capace di salire nel salto con l’asta fino a 5,61, così come Laura Pellicoro e la 19enne Gloria Kabangu, protagoniste negli 800 metri femminili con i rispettivi personali di 2’02″68 e 2’02″69.
Ceccarelli imballato
Al Grifone Meeting non è riuscito a esprimersi sui suoi livelli Samuele Ceccarelli, al rientro dopo un lungo stop in cui si è dedicato prima alle terapie per risolvere alcuni acciacchi di lunga data e poi alla preparazione con il nuovo tecnico. La strada per il campione d’Europa indoor, al momento, è inevitabilmente in salita.
Il quinto posto con 10″50 nella gara vinta dal camerunense Eseme (10″10) è un po’ troppo poco per ritrovare fiducia. Ma Checcucci, che lo allena da un paio di mesi, ci aveva messo in guardia: la risalita non sarebbe stata né semplice né immediata.
Risultati e info su Grifonemeeting.org
foto Chiara Montesano