L’infortunio di Gianmarco Tamberi al bicipite femorale: la parola all’esperto

Come noto, l’infortunio di Gianmarco Tamberi impedirà la partecipazione del campione olimpico questa sera al Meeting Herculis di Montecarlo. Il fuoriclasse del salto in alto si è fermato durante il riscaldamento della gara ungherese di Szekesfehervar, a causa di un risentimento al bicipite femorale della gamba sinistra, quella di stacco. Gli esami diagnostici hanno poi escluso lesioni muscolari, evidenziando però un’importante zona edematosa dovuta a una piccola lesione miofasciale.

Il marchigiano nelle ultime ore ha tenuto col fiato sospeso tutti gli sportivi italiani. Le Olimpiadi di Parigi non sembrano a rischio, ma il recupero dovrebbe comunque avvenire in extremis. Le qualificazioni del salto in alto sono fissate per le ore 10:05 di mercoledì 7 agosto.

Per entrare nel dettaglio dell’infortunio di Gianmarco Tamberi e capire cosa succederà in queste settimane che ci separano da Parigi 2024 abbiamo chiamato in causa Emiliano Brannetti, osteopata che collabora da anni con la Fidal.

“Per zona edematosa si intende un versamento di sangue dovuto alla rottura di una fibra in zona miofasciale, ovvero la fascia che ricopre il muscolo e ne permette la contrazione – spiega Brannetti – E’ però un grosso sollievo che gli accertamenti abbiano escluso lesioni muscolari o addirittura tendinee”.

Emiliano, in casi come questi come si valutano i tempi di recupero dell’infortunio di Gianmarco Tamberi?
“I tempi dipendono dal metabolismo dell’atleta. Considerando le caratteristiche di Gimbo, atleta di grandissime qualità e dal metabolismo molto veloce, sono sufficienti quindici giorni per smaltire l’infortunio. E’ chiaro che si tratta di una situazione delicata, che tiene in apprensione il ragazzo con l’avvicinarsi dell’appuntamento più importante dell’anno”.

Tamberi con la bandiera che porterà a Parigi.


Come arriverà secondo te a Parigi?
“Uno stop del genere gli impedisce il rodaggio finale nei meeting che aveva prefissato e i giri del motore inevitabilmente si abbassano. Alle Olimpiadi, di regola potremmo aspettarci una prestazione leggermente inferiore ai suoi standard ma conosciamo Tamberi come atleta dalle mille risorse. Mi aspetto che rientri e che faccia una grande gara”.

Nel post sui social ha dichiarato che adesso si sottoporrà a terapie intensive e ad allenamenti differenziati. In cosa consisteranno?
“Credo innanzitutto che non salterà fino a Parigi. Farà delle corsette lente senza però lo stretching.
Si dedicherà alla parte di vascolarizzazione attiva, con dei lavori differenziati che punteranno sul rinforzo muscolare, perché ciò che non può permettersi è un calo della forza”.

E poi ci sono le sedute fisioterapiche.
“Sarà la parte di vascolarizzazione passiva. Tecar, laser, ultrasuoni o ipertermia più la parte di lavoro manuale che spetta ai massaggiatori, per tenere attivo il sistema linfatico e arterioso senza però scavare in profondità, altrimenti si rischia di incidere sulla lesione. In generale, saranno lavori di mantenimento e di traghettamento verso le Olimpiadi”.

Emiliano, come si previene un infortunio del genere?
“Non è un intoppo che puoi calcolare. Ci sono mille variabili in gioco. Stiamo parlando di un super campione che sta lavorando da mesi per un unico obiettivo e che agli Europei si è presentato in splendida condizione. Ma essendo un atleta di prima fascia, è normale che vada incontro anche a piccoli traumi muscolari. Lui quest’anno si è dedicato soprattutto agli allenamenti e ha gareggiato molto poco, questo sì. Poi va tenuto conto anche dell’estate torrida e della componente emotiva man mano che si avvicina l’obiettivo”.

foto Grana / Fidal

Potrebbe interessarti anche...

Gli articoli di questo autore

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *