Marcell Jacobs a Rieti: com’è nato l’Olympic Training Camp e chi vi prenderà parte

Come sa bene chi ne fa parte, l’atletica è un mondo piccolo, fatto di amicizie nate in pista che poi si mantengono anche con il passare del tempo. Ed è da un’amicizia che nasce il Rieti Olympic Training Camp, a cui prenderà parte, come già noto da tempo, Marcell Jacobs, accompagnato dal suo gruppo di allenamento guidato da Rana Reider, il nuovo allenatore scelto dopo il divorzio dolceamaro con Paolo Camossi.

A Rieti alloggerà tutto il Tumbleweed Track Club, composto da Andre De Grasse, Nia Ali, Abdul Hakim Sani Brown, Trayvon Bromell, Jerome Blake, Shania Collins, Trevor Stewart e Yuki Hashioka – nomi che crediamo essere noti ai nostri lettori.

Ma non solo: anche gli staffettisti della nazionale cinese, seguiti da Reider per le rifiniture finali in ottica Olimpiadi, lasceranno Jacksonville (Florida) per il Belpaese. La squadra sarà composta da Su Bingtian, l’uomo più veloce d’Asia con 9”83, Xie Zhenye, primatista asiatico dei 200 metri, Yan Haibin, Chen Jiapeng, Zhijian, Wu Zhiqiang.

E si vocifera che, attratta dal clima e dagli ottimi compagni di allenamento, anche la lunghista Ivana Vuleta-Spanovic possa prendere parte al camp a titolo individuale con il suo tecnico Goran Obradovic. L’atleta serba, medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Rio 2016, vanta un personale di 7,14 metri e nel suo palmares conta diversi podi iridati. 


D’altronde Rieti è conosciuta per essere casa di alcuni dei maggiori lunghisti italiani: Mattia Furlani, che il mese scorso è tornato dai mondiali di Glasgow con una medaglia d’argento al collo, si allena al Guidobaldi in pianta stabile, e ogni tanto incrocia Andrew Howe, che ha annunciato di voler prendere parte agli Europei di Roma in programma a giugno per chiudere la carriera. Entrambi, tra l’altro, allenati dalle rispettive madri. Insomma, dal 10 maggio al 15 settembre Rieti ospiterà un cast di tutta eccellenza, a cui si aggiungerà anche la nazionale bulgara di atletica leggera.

A fare da trait d’union tra la cittadina di provincia e Rana Reider (a cui proprio a maggio scade la libertà vigilata dopo essere stato inibito per aver avuto una relazione con una sua atleta caratterizzata da “uno squilibrio di potere”) è stato Simone Collio, ex azzurro da 10”04 nei 100 metri e oggi fisioterapista di diversi atleti della nazionale italiana e bulgara, grazie ai contatti maturati attraverso la moglie, Ivet Lalova, anche lei velocista di calibro internazionale.

“Simone gestisce e coordina i fisioterapisti che utilizzano i macchinari dell’azienda svizzera Wintecare e seguono gli atleti del gruppo di Rana Reider” ci spiega Valerio Vecchiarelli, firma del Corriere della Sera, per 25 anni addetto stampa del noto meeting di Rieti in cui negli anni sono stati riscritti otto record del mondo.

“Simone già da atleta aveva scelto Rieti come sua base di allenamento (con Roberto Bonomi) e il suo legame con la città è diventato indissolubile, perché qui ha conosciuto Ivet. Adesso che sta per arrivare un erede della famiglia più veloce d’Italia, al momento di scegliere una base europea per la preparazione in vista delle Olimpiadi, ha pensato bene di proporre a Reider di venire qui”. 


Non deve essere stato troppo difficile accettare per l’allenatore statunitense, definito il “guru della velocità” dal carattere “spigoloso”: Rieti si trova a 400 metri d’altezza, a 40 minuti di auto da Roma e a meno di un’ora da Fiumicino. Un fattore importante perché dalla provincia gli atleti si sposteranno, chi per tornare ai trials negli Stati Uniti, chi per partecipare alle tappe europee delle Diamond League. Ma soprattutto la pista del campo di atletica è appena stata rimessa a nuovo: “Siamo riusciti a strappare al Comune l’impegno di alcuni lavori: rifare il prato del campo che era stato distrutto con il rinnovo della pista e metterci a disposizione dei locali idonei per attrezzare una palestra olimpionica e creare un centro medico fisioterapico”.

Mentre l’organizzazione dell’Olympic Training Camp è gestita dall’associazione sportiva “Sport in Rieti”, presieduta da Enrico Zanti, storico fisioterapista del gruppo militare della forestale oggi in pensione. “Una parte del lavoro sarà mettere a disposizione un impianto all’altezza, visto che c’è da settare il campo con fotocellule e attrezzature per le misurazioni, di cui Reider fa ampio uso – continua Vecchiarelli – Stiamo anche cercando di convincerlo a tenere un seminario per i tecnici italiani sui suoi metodi di allenamento”.

Al riguardo, però, non ci sono ancora conferme. Forse arriveranno lunedì 22 aprile alle 14.30, in occasione della conferenza stampa in cui il raduno verrà presentato presso la Sala consiliare del Comune di Rieti e durante la quale Reider si collegherà da remoto.

Lo stadio Raul Guidobaldi, però, è da sempre casa di una delle società di atletica storiche della penisola, la Studentesca Rieti Andrea Milardi. Come saranno gestiti i corsi degli atleti più giovani? “Il campo sarà prenotato per Reider e gli altri dalle 9 alle 12, in aggiunta di alcuni pomeriggi duranti i quali useranno la palestra. Con il prosieguo della stagione, però, non tutti saranno in città, ognuno parteciperà a manifestazioni diverse”, racconta Vecchiarelli.

Lo stesso Marcell Jacobs, – che, ricordiamo, appartiene alle Fiamme Oro, il gruppo sportivo della Polizia di Stato – prenderà parte prima allo Sprint Festival di Roma in programma il 18 maggio e poi si trasferirà a Rieti e sarà seguito da una troupe di Netflix che sta producendo un documentario sugli uomini più veloci del mondo.


Invece Andre De Grasse e Nia Ali, compagni di allenamento e di vita, porteranno la figlia di cinque anni dopo aver partecipato alla tappa della Diamond League di Marrakech, in programma il 19 maggio.

“La parte più impegnativa, ma anche divertente, è stata cercare un alloggio a tutti rispettando le richieste che ci erano arrivate”, prosegue Vecchiarelli. “La staffetta cinese, per esempio, in tutto composta da 12 persone, aveva chiesto un alloggio comune che non fosse un albergo e la disponibilità di un cuoco, anch’egli cinese. Alla fine vivranno in una foresteria di solito occupata dalla Npc, squadra di basket locale che gioca in serie A2, ma che finito il campionato non ne ha più bisogno. La disponibilità della Npc in tal senso è stata totale”.

Si prospetta un’estate da sogno per i reatini appassionati di atletica leggera (immaginiamo ce ne siano tanti visto che la Studentesca conta quasi 700 iscritti) perché “le famiglie e i giovani che la sera usciranno in centro per andare a prendere il gelato – dice ancora Vecchiarelli – avranno la possibilità incrociare campioni olimpici o mondiali”. O futuri medagliati a Roma e Parigi, chi lo sa.

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