Il record del mondo della mezza maratona, Jakob Kiplimo, se l’è ripreso con gli interessi. A meno di quattro mesi da quando Yomif Kejelcha gliel’aveva sfilato via per appena un secondo a Valencia (dal suo 57’31” di Lisbona 2021 a 57’30”, con l’etiope che in contemporanea si è peraltro preso il primato del mondo della 10K a Castellon), l’ugandese a Barcellona ha deciso di innestare il turbo e scrivere una nuova pagina di storia del running.
Jakob Kiplimo ha infatti coperto i 21K della gara catalana con 30 mila partecipanti al via in 56’42“, ben 48” più veloce rispetto al precedente limite. A questo punto non osiamo immaginare cosa possa combinare tra due mesi a Londra, quando farà il suo debutto in maratona.
Il nuovo primatista del mondo ha corso praticamente in solitaria, con ai piedi le Nike Alphafly 3. Al traguardo ha preceduto due keniani: l’altro favorito di giornata, Geoffrey Kamworor (58’44”), e Samwel Nyamai Mailu (59’40”).
La sua media è stata di 2’41” al chilometro. Altrettanto spaventosi i parziali: 13’38” ai 5 km, 26’50” ai 10 km, 39’47” ai 15 km (che rappresenta anche il nuovo primato del mondo della distanza) e 53’10” ai 20 km. Dal km 5 al km 15, Kiplimo ha corso i 10 km centrali in 26’09”!
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In Spagna, però, sui social e sui media, sta montando il dibattito – ricalcando quelli ciclistici – sulla distanza tra l’atleta e la vettura in testa alla corsa. Durante la diretta televisiva, non è stato difficile notare, specie nelle fasi iniziali della gara, quanto la macchina dell’organizzazione fosse tanto vicina a Jakob Kiplimo.
In tanti si chiedono: che succederà? Difficile ipotizzare, secondo soycorredor.es una squalifica dell’ugandese. Anche perché non sembra esistere un chiaro riferimento normativo sulla effettiva distanza che deve esserci tra la testa della corsa e le macchine che stanno davanti. Nessun giudice ha poi intimato all’autovettura di allontanarsi, non ritenendo evidentemente in essere alcuna violazione.
Yeman Crippa quarto in 59’51”
Alla mezza maratona di Barcellona, Yeman Crippa si è piazzato al quarto posto, al termine della sua prima uscita targata On. Per lui un buon tempo di 59’51”, quarto crono italiano all-time a soli 25 secondi dal suo record nazionale firmato a Napoli tre anni fa e che settimana prossima verrà messo sotto torchio da Yoghi Chiappinelli.
I passaggi di Yeman Crippa a Barcellona: 14’02” ai 5 km, 28’06” ai 10 km, 42’28” ai 15 km (flessione dovuta a problemi intestinali), 56’52” ai 20 km.
Le parole di Crippa ai microfoni Fidal
“Le aspettative erano alte – ha detto Yeman sui canali federali – perché puntavo al record italiano con la possibilità di attaccare il primato europeo, il 59:13 dello svizzero Julien Wanders, ma la giornata per me si è rivelata più difficile del previsto per i dolori addominali che mi hanno accompagnato fin dai primi passi. Intorno al settimo chilometro le sensazioni non erano quelle che volevo, stavo correndo da solo e ho anche pensato di fermarmi, però visto il crono parziale al decimo mi sono detto di stringere i denti”.
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“Ho avuto la forza di continuare, poco dopo metà gara mi ha raggiunto il keniano Benard Kibet Murkomen (quinto in 1h00:01, ndr) e l’ho staccato nel finale per andare in caccia del podio, poi all’arrivo ho dato di stomaco. C’è un po’ di rammarico, devo lavorare su queste situazioni e imparare a gestirle, ma un tempo sotto i 60 minuti in queste condizioni non è scontato”.
Chevrier si migliora, Jepkosgei regina
Tra gli altri azzurri in gara si migliorano l’azzurro della corsa in montagna Xavier Chevrier (Atl. Valli Bergamasche), ventesimo con 1h01:56 per togliere due secondi al suo primato, e il 22enne veneto Nicolò Bedini (Gp Parco Alpi Apuane), 27esimo, che scende a 1h02:56.
Nella mezza femminile, la keniana Joyciline Jepkosgei vola in 1h04:13 mentre in chiave italiana firma il personale Alice Gaggi (La Recastello Radici Group), 32esima con 1h13:29, e la compagna di club Vivien Bonzi, 35esima, corre in 1h14:01.
Info e classifiche su mitjabarcelona.com