E’ l’anno delle conferme ad altissimo livello per Leo Domenis. Il talento della Trieste Atletica, dopo esser sbocciato durante la passata stagione con il titolo italiani Allievi nei 100 piani conquistato a Caorle, si è già migliorato in tutte le distanze in questo primo scorcio di 2024.
L’allievo di Stefano Lubiana, di origini maliane e arrivato a pochi mesi dalla nascita in Italia grazie a un bel gesto di una coppia triestina, compirà 17 anni il prossimo 19 settembre, in corrispondenza con l’inizio del quarto superiore (frequenta l’I.S.I.S. Carducci-Dante di Trieste, ndr).
Leo Domenis, a suon di primati, si sta già ritagliando uno spazio importante nella velocità giovanile, tanto da meritarsi due chiamate con la Nazionale.
“Questo – spiega il tecnico Lubiana, che segue Domenis da sei stagioni – è l’anno dei cambiamenti dopo un 2023 che ha rappresentato per Leo la sorpresa. Ha avuto anche una crescita fisica importante, che adesso si sta stabilizzando. Fino a quando era cadetto, divideva l’atletica con il basket. Soffriva un po’ psicologicamente le gare ed era arrivato per due volte quarto ai tricolori nei 300 metri. Per lui lo sport è sempre stato un gioco. E’ un ragazzo solare e divertente, che va d’accordo e socializza con tutti, dai più piccoli ai più grandi. Spesso quando qualcosa non va, ci resta male. E’ molto sensibile”.
La scelta di dedicarsi solo all’atletica
Leo Domenis è letteralmente esploso quando nella passata stagione ha scelto di lasciare la palla a spicchi e dedicarsi solo all’atletica. “Questo ha significato averlo a disposizione per tutti e quattro gli allenamenti settimanali. Impostare un programma. E lavorare sui suoi difetti, a cominciare dall’utilizzo dei piedi, perché era molto scoordinato”.
Il lavoro tecnico ha dato subito i suoi frutti. Lo sprinter giuliano si era presentato agli italiani con l’undicesimo tempo di accredito nei 100 metri. “Siamo andati in finale con il settimo tempo, poi ha fatto il capolavoro che nessuno si aspettava, correndo in 10″54 anche se con oltre tre metri di vento a favore”.
L’exploit di Caorle ha aperto a Domenis le porte della maglia azzurra. Agli Eyof di Maribor, è stato il primo escluso dalla finale per poi conquistare il bronzo nella staffetta svedese dove ha corso la frazione dei 200 metri.
La miglior qualità di Leo Domenis? L’elasticità
“Leo è per caratteristiche un duecentista – rimarca Lubiana – Noi stiamo lavorando sulla velocità di base e sulle partenze, che sono il suo tasto dolente. Il suo miglior pregio è l’elasticità, che gli consente anche di uscir forte dalla curva. Le leve lunghe e la stiffness sono gli aspetti che preponderano sulla potenza. Senza dimenticare la una buona resistenza aerobica, perché in precedenza ha sempre corso anche le distanze più lunghe”.
Già in primavera, Leo Domenis, ha cominciato a volare, stabilendo tutti i suoi personali (e i primati regionali di categoria del Friuli) nel giro di poche settimane: i 100 metri li ha corsi in 10″70, i 200 in 21″40 allo Sprint Festival. Super tempi anche nelle distanze spurie: 15″91 nei 150 al meeting de La Fratellanza di Modena, 34″51 nei 300.
Le attenzioni di Licciardello, Molfetta e Banska
“Così si è meritato la chiamata di Claudio Licciardello, che lo segue da molto vicino e ha un debole per lui, per gli Sprint Festival. A Firenze è arrivato quarto nei 200 metri, battendo anche Eduardo Longobardi. Poi è andato al raduno azzurro di Formia e al Roma Sprint Festival, dove ha stabilito insieme ai compagni (Pala, Pagliarini e Orlando) il nuovo record italiano della 4×100. Non succedeva da 48 anni e mi ha fatto un certo effetto ripensare a quel quartetto del 1976 in cui c’era anche Stefano Malinverni, che ci ha lasciati da poche ore”.
Leo è ora atteso dai due appuntamenti più importanti della stagione. Il primo, nella prima settimana di luglio, sono i Campionati Italiani in programma a Molfetta. “Lì farà 100, 200 e la 4×100. Queste gare saranno uno snodo fondamentale per gli europei di Banska Bystrica, dove sogniamo una finale nei 200 metri“.
foto Sprint Festival di Grana / Fidal