Ludovica Galuppi alla ricerca del tempo perduto: nuovo coach e scommessa ostacoli

Il pensiero di lasciare non le è mai passato per la mente, anche quando ha preso consapevolezza che pure il secondo anno da juniores era andato a farsi benedire. Ludovica Galuppi, sprinter in forza alla Bracco Atletica, non si è persa d’animo nelle ultime due, maledette, stagioni.

Nel 2023 era rimasta ai box per uno strappo al bicipite femorale e per i successivi problemi al nervo sciatico. Il 2024, che doveva rappresentare la rinascita per uno dei migliori prospetti della velocità, si è rivelato un buco nell’acqua, a causa di un mancato feeling con lo staff tecnico che le ha fatto maturare l’idea di cercare un nuovo allenatore e ricominciare da zero. Per riannodare quel filo interrotto alla fine del 2022, anno in cui la ragazza di Castellanza (Varese) partecipò da capitana agli europei under 18 di Gerusalemme, conquistando la medaglia d’argento con la staffetta svedese.


“Nello scorso inverno – racconta Ludovica, che compirà 20 anni giovedì 17 – le indoor mi erano servite solo come dei test, visto che un piccolo risentimento nella zona della cicatrice dell’infortunio mi aveva suggerito di non rischiare e di concentrarmi sulla stagione all’aperto. Ma in primavera è nata una situazione difficile da spiegare. La mia preparazione è passata prima nelle mani di Alessio Conti per poi tornare in quelle di Aldo Maggi. Qualcosa non ha funzionato, perché non mi sono mai sentita in condizione, era come se non mi stessi allenando. Così ho deciso di concentrarmi esclusivamente sulla maturità. Non volevo andare in pista e fare brutte figure, anche se sono consapevole di aver buttato via un’altra stagione”.

In estate arrivano i primi contatti di Ludovica Galuppi con Fiorella Colombo, che le propone alcuni allenamenti di prova. “Sono andata tre volte a Magnago prima di ufficializzare il cambiamento. All’inizio ero un po’ timorosa – ammette Ludovica – Dall’esterno avevo la percezione di Fiorella come una persona molto rigida e non sapevo a cosa andassi incontro, dato che sono una che quando va in pista ama anche scherzare e divertirsi. Ma mi sono presto ricreduta. Lei ama gli atleti, è come una seconda mamma. Se al campo hai un dolore, di sera ti chiama per sapere come va. E’ attenta a ogni dettaglio. Vive l’atletica con grandissima passione”.

La Colombo, che fino al 2022 ha guidato la lunghista Marta Amani alla medaglia di bronzo ai mondiali under 20 di Cali, opera a Magnago, a pochi minuti di auto da Castellanza. E fin dai primi giorni ha presentato a Ludovica una nuova strada. “Il primo mese – spiega l’esperta allenatrice che a Magnago si avvale del supporto del preparatore atletico Ivan Ferraresi – era un po’ spaesata, anche sulle discipline da intraprendere, lei che proviene da 100 e 200. Le ho detto che secondo me ha le caratteristiche per essere un’ottima ostacolista, si è già integrata nel gruppo e sta acquisendo nuove competenze”.

Ludovica Galuppi è ora allenata da Fiorella Colombo.


Ludovica è già tornata alle competizioni durante le vacanze di Natale. I crono delle prime uscite sono confortanti: 7″66 nei 60 piani e 8″92 tra le barriere. “E’ in grado di abbassare notevolmente quei tempi. E’ una ragazza che recepisce in fretta gli insegnamenti. Aveva bisogno di nuovi stimoli”.

Il 2025 è in effetti cominciato con una tranquillità ritrovata, scaturita anche dalla consapevolezza di aver superato i vari acciacchi fisici. Non senza sorprese. “Nel 2024 – spiega la portacolori della Bracco – mi avevano diagnosticato una emisacralizzazione all’ultima vertebra e di conseguenza mi è stato proibito di fare ostacoli e correre le curve. All’inizio della preparazione, con Fiorella abbiamo deciso di volerci vedere più chiaro. E abbiamo scoperto che quella malformazione in realtà non esiste: il bacino è in asse e la colonna è perfetta. Anche in questo senso la rabbia e i rimpianti per la scorsa stagione sono aumentati”.

Ma il passato è passato. Il futuro, adesso, è di nuovo un orizzonte da guardare con fiducia. E con nuove sfide. “Ho accettato di buttarmi negli ostacoli, fidandomi dei suggerimenti del mio nuovo tecnico. A patto però di non abbandonare la velocità. Li porterò avanti entrambi, già ai campionati italiani indoor. Obiettivi? Dentro di me c’è una grande voglia di tornare a vincere e di indossare la maglia azzurra, magari ai campionati europei under 23 di Bergen. Per il momento sono già contenta di essere tornata in pista. Spero di aver trovato il mio posto e di poter essere valorizzata”.


Parole che sono lo specchio di quello che ha vissuto questa ragazza nel biennio da juniores. “Ho perso tante occasioni e ho pianto nel vedere le altre correre. La scorsa estate non avevo nemmeno programmato le vacanze. Ero convinta al 100% di andare a Lima per i mondiali under 20 di fine agosto. Ma non ho mai pensato di lasciare. Il mio unico pensiero era quello di prendere in mano le redini di questa impasse nel più breve tempo possibile”.

Il cambio di allenatore ha poi avuto dei risvolti positivi anche sulla qualità delle giornate di Ludovica, che fino allo scorso anno, da liceale, affrontava dei grandissimi sacrifici per prendere il treno fino a Milano Cadorna, spostarsi a piedi per raggiungere l’Arena Civica e rientrare a casa a serata inoltrata.

“Ora sono a quindici minuti da casa e a Milano ci vado solo per gli esami universitari”. A proposito, Ludovica, iscritta al Corso di Laurea della IULM in Moda e industrie creative, ha dato venerdì scorso la prima materia, Storia della Moda, superata con 27. Le piacciono anche l’arte e la pubblicità. Un domani vorrebbe lavorare nell’organizzazione degli eventi di settore e nel mondo delle sfilate, preferibilmente dietro le quinte. In pista però l’attende una stagione da protagonista.

foto Fidal

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