Era l’ultima serata dei meeting indoor che contano, prima di tuffarsi nell’atmosfera dei mondiali di Glasgow. E l’atletica italiana torna da Madrid e Berlino ancora una volta con risposte molto confortanti circa il suo stato di salute.

La serata madrilena regala altri due primati nazionali. Lorenzo Simonelli ci ha preso gusto e va a vincere davanti a fior di avversari in chiave iridata i 60 ostacoli con il tempo di 7″46, limando altri due centesimi al record firmato sabato scorso ad Ancona.

Il risultato più eclatante è però quello di Catalin Tecuceanu che si aggiudica gli 800 metri con l’incredibile crono di 1’45″00, demolendo di quasi un secondo il proprio personale al coperto ma soprattutto cancellando (con 44 centesimi in meno) il record italiano del 1993 che apparteneva al catanese Giuseppe D’Urso .

Da Madrid le note liete non sono racchiuse soltanto nei due primati nazionali: Ludovica Cavalli domina i 1500 metri con il personal best di 4’07″01 nella gara in cui Marta Zenoni è 4^ e Giulia Aprile 5^.

Il personale (al coperto) lo fa negli 800 Eloisa Coiro: 2’01″50 e secondo posto alle spalle dell’etiope Mesele. Sul podio anche Leonardo Fabbri nel peso con 21,68 (successo al giamaicano Campbell che all’ultimo lancio supera Walsh con 22,16), dove è 5° Zane Weir con 21,38.

Non sono da meno gli azzurri impegnati all’Istaf di Berlino. Impressionante lo stato di forma di Zaynab Dosso, che primeggia nei 60 ostacoli con 7″09.

Due terzi posti arrivano dagli ostacoli di Veronica Besana (8″08) e dal lungo di Larissa Iapichino (prima la padrona di casa Mihambo con un eloquente 6,95) mentre è solo 5° un ancora ingolfato Samuele Ceccarelli (6″65 in batteria, 6″69 in finale) nei 60 metri.
L’Italia festeggia anche nei paralimpici, con l’iridato di 100 e 200 Maxcel Amo Manu che vince i 60 metri in 7″15.