Il possibile attacco al record del mondo di Kiptum è uno dei grandi temi della Maratona di Chicago, in programma domenica 8 ottobre, a pochi giorni dal trionfo di Kipchoge e dal record mondiale al femminile di Assefa siglato a Berlino.
La stagione delle maratone è entrata nel vivo. Con le sue storie e i suoi sempre più incredibili numeri, dovuti al progresso fisiologico e tecnologico (relativo alle scarpe).
Domenica i fari saranno puntati su Kelvin Kiptum, il giovane keniano di 23 anni che si è rivelato al mondo alla Maratona di Valencia nello scorso anno correndo al debutto sui 42 km in 2h01’53”, e ha continuato a stupire quest’anno alla Maratona di Londra, con la seconda prestazione all-time (2h01’25”) a soli sedici secondi dal tempo record di Kipchoge.
Kiptum, a sentire le dichiarazioni della vigilia e le notizie trapelate dal suo entourage, si presenta per la prima volta negli Stati Uniti (sarà la sua terza maratona della carriera) non solo per vincere.
Un pensiero assolutamente fondato, almeno per quanto visto nei due precedenti: la capacità di Kiptum di essere il più veloce di sempre nella seconda mezza: 1h’00″15 a Valencia, addirittura 59’45” in una Londra peraltro bagnata.
Il keniano ha comunque frenato gli entusiasmi nelle ultime interviste rilasciate ai media americani, dichiarando di essere sicuro di poter battere il primato del mondo ma che ciò non dovrebbe accadere già alla maratona di Chicago, poiché ha iniziato ad allenarsi un po’ in ritardo e non si sente ancora al top.
Piuttosto, il suo principale obiettivo resta quello di infrangere il record della maratona americana (2h03″45) stabilito dal connazionale Kimetto nel 2013.
Kiptum ha iniziato la preparazione per la maratona di Chicago nella contea di Elgeyo-Marakwet a giugno, alternando Chepkorio e la Kerio Valley come luogo di allenamenti, per sfruttare le diverse condizioni climatiche, il primo più fresco, il secondo decisamente più caldo e asciutto.
Ma in gara chi potrebbe impensierirlo? Di sicuro Benson Kipruto, che ha firmato il personale proprio a Chicago lo scorso anno: 2h04″24 e che quest’anno è arrivato terzo a Boston.
“Se il passo sarà veloce, allora potrò aggiornare il mio personale” ha dichiarato il Kipruto prima di lasciare Nairobi per gli Stati Uniti.