La più ambita al mondo. Quella che tutti conoscono e che sognano di correre almeno una volta nella vita. E’ la maratona di New York, che puntualmente ogni prima domenica di novembre torna a esercitare il suo fascino non solo sugli amanti del running e dell’atletica, ma in generale sugli appassionati di sport.
Chi vince quest’anno? Il favorito della gara maschile è il campione olimpico Tamirat Tola. Tra le donne ci si aspettano grandi cose da Hellen Obiri. Ma scendiamo nel dettaglio…
Tola: dall’oro olimpico al bis nella Grande Mela?
L’etiope Tamirat Tola si ripresenta a New York a un anno dallo splendido successo ottenuto con il tempo di 2h04’58”, record della maratona statunitense che presenta, come noto, un percorso abbastanza esigente, non fosse altro per la presenza dei suoi ponti.
Nel 2023, Tola s’impose con un notevole vantaggio sugli inseguitori, infliggendo 1’59” ad Albert Korir, il più grande distacco degli ultimi 23 anni della competizione.
Tola, il cui personal best risale ad Amsterdam 2021 (2h03’39”), è inoltre reduce dalla medaglia d’oro di Parigi con tanto di record olimpico (2h06’26”) siglato meno di tre mesi fa.
Avrà recuperato tutte le energie fisiche e nervose che l’esperienza olimpica comporta?
La storia recente dice che l’etiope fatica a dare il massimo in due maratone consecutive, alternando grandi prove a inattesi ritiri, ma New York è New York e se ha deciso di schierarsi al via, molto probabilmente sa di avere una condizione che gli permetterà di competere per la vittoria finale.
Chi può insidiare Tamirat Tola?
Alle spalle di Tamirat Tola, ci sono diversi nomi da seguire. A cominciare da chi gli è finito dietro alle Olimpiadi, il belga Bashir Abdi, anche se 35 anni cominciano a essere tanti, come la mancanza di vittorie in una major (solo due i primi posti in maratona e sempre a Rotterdam).
Uno che potrebbe fare benissimo è Evans Chebet, che a New York ha vinto nel 2022 e che a 36 anni suonati e 19 maratone alle spalle, è costretto a fare i conti con gli infortuni. Lo scorso anno rinunciò a difendere il titolo proprio per un problema al tendine d’Achille che lo ha condizionato anche in questa stagione, dove a Boston ha comunque corso in 2h07’22”.
Nella lista dei big vanno inseriti anche Albert Korir, vincitore nel 2021 e altre due volte sul podio, Geoffrey Kamworor, primo nel 2017 e nel 2019, ma anch’egli falcidiato dagli infortuni tanto da finire una sola gara – secondo a Londra alle spalle di Kiptum nel 2023 – nell’ultimo anno e mezzo.
Donne: Obiri vs Lokedi
In campo femminile, come preannunciato, i favori del pronostico ricadono sulla campionessa in carica Hellen Obiri, 34 anni, personale di 2h21’38” a Berlino 2023. A New York, la keniana correrà la sesta maratona. Nelle ultime tre major a cui ha partecipato ha raccolto altrettanti trionfi: nella Big Apple un anno fa e due volte a Boston. Poi è tornata dai Giochi Olimpici con una medaglia di bronzo al collo. Come per Tola, la domanda d’obbligo è: avrà la necessaria freschezza per piazzare il bis?
Proverà a impedirglielo Sharon Lokedi, la vincitrice dell’edizione 2022, forte anche del fatto che in campo femminile le ultime maratone di New York si sono decise negli ultimi metri e i distacchi tra le élite si sono contati nell’ordine di 6-8 secondi.
Anche la Lokedi ha corso all’Olimpiade. Quarta, a quattro secondi dalla Obiri. Che le era finita davanti anche a Boston, sempre per un soffio. I motivi per la rivalsa non mancano di certo…
Il successo, sulla carta, se lo contenderanno queste due grandi interpreti della distanza, anche se non bisogna sottovalutare altri nomi segnalati in ottime condizioni come Sheila Chepkirui, che gode del miglior accredito con le 2h17’29” di Valencia, e Senbere Teferi.
Una menzione speciale la meritano alcune veterane della specialità come Vivian Cheruiyot, 41 anni, Edna Kiplagat, 44, e Tirunesh Dibaba, 39 anni, tre titoli olimpici in carriera tra 5000 e 10.000 metri.
La Dibaba non corre una maratona dal 2018. E’ rimasta ferma per tre stagioni (dal 2020 al 2022), ha avuto due figli, è tornata in gara un anno fa e in questa stagione ha un 31’04” alla 10 km di Madrid. Il suo personal best sui 42,195 km è di 2h17’56” e risale al 2017: un crono di un certo livello se si considera che è stato centrato prima dell’avvento delle super scarpe.
Tra gli élite, quest’anno non ci sono italiani, a 40 anni dal successo di Orlando Pizzolato. Il via della gara femminile è fissato per le ore 14,35 italiane (le 8,35 di New York), mentre i pro’ uomini partiranno alle 9,05 locali (15,05 in Italia). Diretta tv su Rai Sport e Rai 2 ed Eurosport 1.
Info sulla maratona di New York su nyrr.org
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