Maratona di Valencia: ecco come Sara Nestola prepara il debutto assoluto sulla distanza

Il giorno dell’upgrade è sempre più vicino. Dopo aver conquistato l’argento agli europei Under 23 di Espoo nei 10.000 metri lo scorso anno e fatto incetta di titoli italiani giovanili dal mezzofondo alla mezza maratona, Sara Nestola sta lavorando senza sosta per il debutto assoluto in maratona. Avverrà il prossimo 1° dicembre, nella velocissima maratona di Valencia, che vedrà misurarsi per la prima volta sulla distanza anche Pietro Riva (entrambi sono allenati da Stefano Baldini) e la presenza, tra gli altri azzurri, di Yohanes Chiappinelli.

Sara ha iniziato la preparazione specifica per la maratona nel mese di agosto e se all’inizio i chilometri settimanali erano 130 adesso siamo arrivati a quota 160. Abbiamo scambiato due chiacchiere al telefono la 23enne di Reggio Emilia che corre per la Corradini Calcestruzzi di Rubiera per scoprire qualcosa sulla sua preparazione.

Domenica scorsa, Sara Nestola è salita sul terzo gradino del podio ai tricolori dei 10 km su strada con il tempo di 33:14 (il suo personale sulla distanza è di 32:42 fatto segnare in febbraio a Castellon). Qualche settimana addietro aveva vinto la mezza di Udine, coprendo i 21,097 km in 1h12’16” (1h11’16” il pb registrato a Siviglia a fine gennaio).


Sara, quali sono le sensazioni quando mancano meno di due mesi alla tua prima maratona?
“I test fin qui effettuati sono stati molto positivi, sono in fase di pieno carico e finora, le due tappe intermedie di Udine in mezza maratona e di Arezzo ai campionati italiani dei 10 km su strada, mi hanno dato riscontri incoraggianti. Il percorso è cominciato ad agosto, durante lo stage in altura a Livigno. Settimana dopo settimana aumentiamo leggermente i chilometri. L’ultima gara sarà la mezza maratona di Civitanova Marche, valida per il campionato assoluto a inizio novembre. Sarà il classico test a quattro settimane dall’obiettivo”.

In altura a quali lavori specifici ti sei dedicata in particolare?
“Ho effettuato il primo lunghissimo, sulla distanza di 30 km con un ritmo di 4′ al km. Poi ne ho fatti altri, aggiungendo qualche chilometro, da 32 a 35, velocizzando gradualmente il ritmo. Ad esempio, nell’ultimo ho corso per 35 km con andatura di 3’50” al km, mentre ho corso il precedente di 32 km in 2h03′”.

In questa fase su cosa ti stai concentrando?
“Alle variazioni su strada e alle ripetute: 2′ x 25 con 40″ recupero oppure 5′ – 4′ – 3′ ad alta intensità x 4 volte. Poi delle sedute di forza, funzionali alla corsa resistente. Durante i lavori lunghi ho la fortuna di essere seguita in bici da Stefano, così riesco anche a integrare e a idratarmi in modo corretto. Nella mia borraccia solitamente c’è una bevanda isotonica più il gel a base di maltodestrina e fruttosio nel rapporto 2:1. Conto di consumarla entro le 2 ore di corsa”.

Come sono organizzate le doppie sessioni?
“Suddivido i 30-35 km della giornata correndo al mattino il medio di 10 km e al pomeriggio le ripetute per trovare il feeling con il cronometro. Quando non c’è il doppio, il mio medio si allunga a 20 km”.




Come prima volta, hai scelto una delle maratone più veloci al mondo e sempre più attraente per i runner.
“Valencia è stata una scelta pensata per partire subito con buone sensazioni e fare una bella esperienza. Sarà importante saper sfruttare un percorso così filante”.

Gli stimoli, all’interno del sempre più numeroso gruppo di Baldini, non mancano.
“Preparo le lunghe distanze insieme a Rebecca Lonedo, anche se lei ultimamente ha avuto qualche problema fisico. Per gli allenamenti più veloci, mi aggrego a Ludovica Cavalli e Micol Majori. E poi c’è un gruppo di ragazzi studenti-lavoratori che corrono più o meno i miei tempi e con loro riusciamo a fare tanti chilometri. Infine c’è Pietro Riva: mi fa piacere affrontare con lui lo stesso percorso”.

Quali scarpe indosserai il 1° dicembre?
“Le mie calzature da gara sono le Asics Metaspeed Age. Offrono il giusto mix di reattività e di morbidezza, pur essendo leggermente “più secche”. La risposta al mio piede è ottimale, la più efficace possibile”.





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