Marcia verso i Giochi: Orsoni preferito a Cosi, gli staffettisti verranno scelti dopo la 20 km

Assegnati i titoli italiani sulla 10 km a Valentina Trapletti e Andrea Agrusti, la marcia punta ora i fari sui Giochi Olimpici. A Parigi le date da segnare sono essenzialmente due. Il 1° agosto, nella giornata inaugurale del programma riservato all’atletica leggera, si disputeranno le 20 km, mentre il 7 agosto il programma si chiuderà con la nuova staffetta mista a coppie sulla distanza di maratona.

L’Italia del tacco e punta è da sempre un forziere di medaglie e anche quest’anno avremo diverse carte da giocare. Nella 20 km maschile, Massimo Stano è uno dei grandi favoriti per la medaglia d’oro. Ad aprile, il campione olimpico in carica è stato fermato dalla frattura del quinto metatarso rimediata durante la staffetta mista dei mondiali a squadre di Antalya.

La riabilitazione non ha subito particolari contrattempi. Il fuoriclasse pugliese allenato da Patrick Parcesepe è tornato regolarmente a marciare da una ventina di giorni e sta perfezionando la condizione in Abruzzo, tra Rivisondoli e Roccaraso.

Massimo Stano nella 20 km di Tokyo


Gli altri due azzurri in gara saranno l’altro pugliese Francesco Fortunato e il cremonese Riccardo Orsoni. Il primo ha dimostrato la crescita degli ultimi mesi cogliendo la medaglia di bronzo agli Europei di Roma, mentre il secondo ha vinto in extremis il ballottaggio con Andrea Cosi per il terzo posto in squadra. La vicenda, tuttavia, non è stata esente da polemiche nell’ambiente della marcia.

Orsoni senza minimo olimpico, ma…

Riccardo Orsoni è stato infatti preferito ad Andrea Cosi pur non essendo in possesso, a differenza del carabiniere toscano, del minimo olimpico. Di un’inezia, per carità, visto che lo standard richiesto dalla federazione internazionale per andare ai Giochi era di 1h20’10” e Orsoni si è fermato appena un centesimo oltre in quel di Antalya, dove per l’occasione aveva siglato un personal best di 2’40” inferiore al precedente.

Riccardo Orsoni in azione.


Andrea Cosi invece lo standard lo ha conquistato eccome, grazie al tempo di 1h19’43 realizzato nella 20 km internazionale di La Coruna. La sua sfortuna, però è quella di non aver potuto partecipare agli Europei, la gara che ai piani alti avrebbe assunto i contorni di un autentico spareggio tra i due candidati.

Cosi infatti si è fratturato ulna e radio a seguito di un incidente stradale occorsogli in motorino. E non ha fatto in tempo a recuperare per la 20 km di Roma. Gara in cui si è invece ben comportato Orsoni, sesto al traguardo. Un piazzamento che, unito al settimo di Antalya, ha convinto la direzione tecnica a puntare su di lui, mentre sullo sfondo le malelingue puntano il dito contro un presunto conflitto d’interessi (Orsoni, secondo alcuni, sarebbe stato favorito perché allenato da Alessandro Gandellini, che è il responsabile della Nazionale per la marcia, ndr).

Come accaduto altre volte, lo standard olimpico non è sempre garanzia di convocazione. I migliori piazzamenti in gare con un contesto e prestigio internazionale di altro livello hanno fatto pendere la bilancia verso Orsoni anche se va ricordato che, ad esempio, Cosi ad Antalya non gareggiò perché non inserito nella lista dei cinque convocati.

Andrea Cosi in gara nella 20 km di marcia.


E le donne? Tutto già definito da tempo. Intoccabile Antonella Palmisano, dominante agli Europei di Roma e determinata come non mai a ripetere le gesta di Tokyo. Intoccabile anche Valentina Trapletti, che si sta scoprendo di un’altra categoria a 39 anni. La terza maglia è di Eleonora Giorgi, che il minimo olimpico lo ha centrato in primavera a Podebrady e si appresta a vivere la quarta Olimpiade, la prima da mamma, anche se i più informati dicono non sia in grandissimi condizioni (a Roma solo un 15° posto in 1h33’29”, ndr).

Staffetta mista, giochi aperti: si decide il 1° agosto

Francesco Fortunato e Valentina Trapletti ce l’hanno messa tutta per aggiungere un po’ di pepe alla composizione della coppia che disputerà la prima staffetta mista olimpica di marcia.

Dopo il test casalingo di Modugno a gennaio, dove i titolari Stano e Palmisano avevano avuto una marcia in più, le circostanze sono cambiate ad Antalya, quando l’infortunio del campione olimpico ha costretto al ritiro la cosiddetta Italia-1 e lanciato la seconda formazione composta da Fortunato e Trapletti che di colpo ha avuto la responsabilità di centrare lo slot azzurro per i Giochi.

Valentina Trapletti argento agli Europei.

Sfumata l’opportunità di avere due squadre, ma preso atto della forza di Italia-2 che andò a vincere in rimonta la medaglia d’oro, ecco il dilemma: chi schierare a Parigi? L’idea originaria (e più sicura dal punto di vista tecnico) Stano-Palmisano o Fortunato-Trapletti che hanno staccato il pass sul campo?

Fin dal primo momento il direttore tecnico Antonio La Torre è stato chiarissimo: chi fa la staffetta si decide il 1° agosto, ovvero gli atleti più in forma nella 20 km gareggeranno sei giorni dopo sul nuovo format con frazioni alternate da 11 e 10 km. Sulla carta, Stano e Palmisano al top hanno chiaramente un altro passo rispetto ai compagni. Ma con due “vice” così (ad avercene…) non bisogna dare niente per scontato.

foto Grana / Fidal

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