Il mese da incorniciare di Idea Pieroni: personale e titoli italiani per “dimenticare” gli europei

Nel giro di un mese Idea Pieroni ha fatto per certi versi pace col destino. Un incidente di percorso avvenuto in primavera le ha precluso la possibilità di qualificarsi agli Europei di Roma: il picco di forma è arrivato proprio in concomitanza con le gare dell’Olimpico e da quel momento la 21enne dei Carabinieri non si è più fermata.

Idea Pieroni è tornata infatti su una media di salti molto vicina all’1,90. Ha vinto il titolo italiano assoluto a La Spezia. Ha stabilito il primato personale a Prato, valicando l’asticella fissata a 1,92. E nel fine settimana scorso si è portata a casa anche il tricolore under 23 a Rieti.

Nel mezzo, altre gare di rilievo, come quella di Siena (1,91) e i Play Together Athletics di Pordenone (1,89). Nella crescita dell’atleta lucchese, comincia insomma a farsi vedere il lavoro fatto con Luca Rapè, iniziato nel 2023 dopo la separazione da Stefano Giardi. Per Idea questa è l’ultima stagione da under 23. Le competizioni più importanti sono praticamente finite. Ora una breve vacanza e una chiusura soft di stagione pensando a un grande 2025.

Idea, riassumendo la tua stagione hai fatto riferimento sui social a un piccolo intoppo che a marzo ti ha costretta ai box e fatto perdere il treno per gli europei.
“Sono svenuta in allenamento e a causa della caduta, è stato necessario fare degli accertamenti in ospedale. Sono stata ricoverata per dieci giorni, ma si trattava solo di stress. In pratica ho saltato un mese di preparazione e questo stop è stato determinante per ottenere il pass per Roma”.

Idea Pieroni ha realizzato il pb a Prato.


Anche perché ti sei ritrovata a inseguire la condizione a ridosso della manifestazione.
“I tempi a quel punto erano strettissimi. Ho cercato di ottenere il minimo, disputando tante gare ma quando cerchi qualcosa di fretta non arriva mai. Era l’unico modo per andare agli europei, con il ranking non sarei rientrata e sapevo che la federazione non avrebbe fatto nessun favoritismo anche in caso di posto libero tra i tre disponibili. Non andarci è stata una bella botta, ma penso già a come rimediare per il prossimo anno, in ottica mondiali”.

Proprio a giugno sono cominciati ad arrivare i grandi salti.
“Nella settimana degli europei, ho sentito un cambio nella tecnica. Ho iniziato a saltare molto in alto, cosa che in passato mi era sempre riuscita poco”.

Non saltavi sopra il metro e 90 da cinque anni. Come te lo spieghi?
“Da un anno sono tornata a Lucca, ora mi segue Luca Rapè, che in precedenza non aveva mai allenato il salto in alto. Ho voluto provare, sapendo di correre dei rischi, anche per l’appartenenza a un gruppo sportivo militare. Ma è stata la scelta giusta”.

Provenivi da alcuni anni nel gruppo di Stefano Giardi.
“Le capacità di Stefano non si discutono e a Siena avevo il meglio, anche perché mi allenavo con un’atleta del calibro di Elena Vallortigara, che mi sapeva spronare. Ma ho capito che Giardi non poteva essere il mio allenatore e dopo le indoor del 2023 volevo smettere di gareggiare piuttosto che continuare a collezionare delusioni”.

Cosa non funzionava?
“Lui provava a farmi saltare un po’ come Elena ma io non ho le sue caratteristiche. A Lucca ho ritrovato la serenità, Luca mi aiuta non solo dal punto di vista tecnico, ma anche emotivo”.

Foto Bruschettini.


I principali miglioramenti?
“Nella velocità di entrata e nella capacità di tenere lo stacco. Credo che non abbia ancora raggiunto il picco. Sia nella gara di Pordenone che in quella di Prato, dove ho realizzato il mio PB, mi sentivo benissimo e credevo di poter salire più su di qualche centimetro”.

Sabato scorso hai vinto a Rieti con 1,87, una delle misure più basse di questo fantastico periodo.
“Credo sia stata una gara non eccezionale, dove non sono riuscita a velocizzare gli appoggi. Però sono tornata a casa con dei dati importanti. L’anno scorso, quando non era giornata, saltavo 1,75. Adesso sento di aver sbagliato e ho chiuso comunque a 1,87”.

Le prossime uscite?
“Non ci sono tantissime gare da qui in avanti. Mi prendo una breve pausa, vado in vacanza all’Isola d’Elba con la mia famiglia. Ma lì continuerò ad allenarmi. L’intenzione è quella di rientrare a fine agosto, magari al meeting di Tampere per poi fare Brescia, qualche gara regionale e le finali dei Cds. In queste gare l’obiettivo è quello di accumulare punti ranking, in modo da non farmi trovare impreparata in chiave Tokyo 2025 come invece è successo quest’anno. Il prossimo anno vorrei partecipare a più competizioni internazionali e indossare per la prima volta la maglia azzurra a livello assoluto. Magari in Coppa Europa”.

Idea Pieroni nel salto in alto.


Hai sentito Elena Vallortigara?
“Sì, ed è molto motivata a tornare in pedana, credo lo meriti. Ero a La Spezia e ho visto il suo infortunio. Mi è dispiaciuto tantissimo, nessuno se lo aspettava. Allenarsi con lei è stata un’esperienza bellissima, da lei c’è solo da imparare”.

Torniamo al tuo salto: su cosa ti concentrerai ora che hai ritrovato stabilità e misure?
“Sulla rincorsa. Avendo iniziato la preparazione ad aprile, ho saltato con 6 appoggi più il pre-avvio perché era il modo più semplice per portare a casa le gare, visto che con gli otto da fermo inizialmente non riuscivo proprio a staccare. Mi sono affidata a una rincorsa corta, sicura ed efficace. Poi le cose sono migliorate, negli ultimi quattro appoggi adesso spingo molto in curva e tengo bene lo stacco. Per la prossima stagione l’obiettivo è quello di portare la rincorsa a dieci appoggi”.

Oltre all’atletica, a cosa si dedica Idea Pieroni?
“Studio scienze motorie, dopo aver dato tutti gli esami del primo anno ho dovuto un attimo prendermi una pausa dallo studio dopo l’inconveniente di marzo. Mi piace il mondo della moda: non faccio shopping compulsivo, ma seguo le sfilate e sono aggiornata sulle nuove collezioni”.

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