Mondiali Under 20, day 4: prime medaglie con Matteo Sioli e Giuseppe Disabato

Nel quarto e penultimo giorno di competizioni, l’Italia ha sbloccato il medagliere. Prima con Giuseppe Disabato, bronzo nella 10 km di marcia, poi con uno straordinario argento di Matteo Sioli nel salto in alto, fino all’ultimo in lotta per la medaglia d’oro.

Sono le prime due medaglie per gli azzurri ai mondiali under 20 di Lima: eguagliato così il bottino di Cali 2022, anche se in quell’occasione si registrò la vittoria di Rachele Mori nel martello. Chissà che non si possa andare oltre oggi, nella quinta e ultima giornata della rassegna iridata riservata agli junior.

Semplicemente incredibile la prestazione di Matteo Sioli, 18enne allenato da Felice Delaini all’Euroatletica 2002. Sioli, campione italiano in carica da due edizioni, ha instaurato un duello entusiasmante con l’americano Scottie Vines, migliorando di due centimetri (2,23) il personale realizzato quest’anno ad Arco di Trento e arrendendosi solo al 2,25 dell’avversario. Al terzo posto si è piazzato il giapponese Nakatami.

Giuseppe Disabato bronzo nella marcia


Nel pomeriggio italiano sul podio, al terzo gradino, c’era salito il pugliese Giuseppe Disabato, firmando il nuovo record nazionale under 20 con 39’31’25”. A precederlo il tunisino Rayen Cherni e il messicano Emiliano Barba. Nella marcia femminile, hanno chiuso tra le prime dieci Michelle Cantò, settima con il personale di 45’38″85, e Giulia Gabriele, nona con il pb di 45’54″71.

Nelle altre finali di giornata che vedevano impegnati gli azzurri, ottimo quinto posto di Lorenza De Noni negli 800: per l’atleta veneta c’è il personale di 2’03″20. Oro alla favorita Sarah Moraa, cugina della più celebre Mary (2’00″36), argento a Claudia Hollingsworth (Australia), bronzo a Sophia Gorriaran (Usa).

Nel salto con l’asta, Andrea Demontis è nono con la misura di 5,05 nella gara vinta dal tedesco Hendrick Muller a 5,45 davanti al giapponese Yoshida e al ceco Krcek. Nel decathlon Tommaso Franzè è 17° con 6663 punti, oro al ceco Jarvinen con 8425, poi il polacco Troscianka e l’olandese Vriezen.


Nelle altre gare, da sottolineare il secondo oro dopo quello nei 100 metri del sudafricano Walaza, abile ad aggiudicarsi anche il mezzo giro di pista con il tempo di 20″52, mentre al femminile esultano le Isole Vergini Britanniche con il successo di Adaejah Hodge in 22″74.

Sensazionale il tempo dello statunitense Jakob Tharp nei 110 ostacoli: 13″05 è la miglior prestazione dell’anno tra gli under 20, con le barriere fissate a 99 centimetri dal suolo. Così come l’8,17 del croato Farkas nel salto in lungo. C’era un italiano nella semifinale dei 400 hs: Paolo Bolognesi esce di scena con 53″92, ventesimo crono delle tre batterie.

Nell’ultima giornata da tenere d’occhio la 4×400 donne, qualificatasi in finale con il secondo tempo (eliminate le altre tre staffette). L’Italia si è presentata al via con una formazione identica per tre quarti rispetto a quella che aveva conquistato un mese fa l’oro europeo a Banska Bystrica e comunque interamente composta da allieve. Margherita Castellani, Laura Frattaroli, Giulia Macchi ed Elisa Valensin hanno corso in 3’34″14 e stanotte, all’1:30, hanno concrete chance di salire sul podio.

Da seguire anche altri tre azzurri in finale: Aurora Vicini nell’alto, Erika Saraceni nel triplo e Nicola Baiocchi nei 1500 metri.

Programma e risultati dell’ultima giornata di Lima 2024.

foto Barreiro / World Athletics

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